a cura di laurasoretta
Errare è umano. Oltre che umana, però, la possibilità di errare può anche essere estesa a oggetti come il computer, i programmi informatici e perfino ai cappelli parlanti!
Sì, perché nella sua lunghissima carriera millenaria, anche al Cappello Parlante di Hogwarts è capitato di aver avuto qualche attimo di confusione e non aver letto bene la mente dei suoi studenti, piccoli adolescenti alle prese con un nuovo mondo, sbagliando totalmente la loro casa di appartenenza.
Preciso e meticoloso in molti dei suoi Smistamenti, impiegando oltre cinque minuti per analizzare menti particolarmente complesse, a volte indeciso tra l’indole coraggiosa e la strabiliante intelligenza di chi gli è di sotto (come nei casi da Testurbante tra Grifondoro e Corvonero di Minerva McGrannit e Filius Vitious), e a volte talmente lungimirante da cogliere qualità nascoste sorprendenti agli occhi di tutti (è il caso, ovviamente, di Neville Paciock, smistato in Grifondoro per quel coraggio che lui stesso non sapeva di avere), non è però infallibile.
A tutti, infatti, capitano quei giorni in cui ci si sente fiacchi ed anche l’operazione più semplice può sembrare invalicabile, dunque non vedo perché questo non possa accadere anche ad un Cappello incantato!
Andiamo quindi a vedere gli errori più significativi.
Grifondoro
Peter Minus
La Casa di Grifondoro è contraddistinta da una parola, Coraggio, e Peter Minus è forse il personaggio più fifone della storia di Hogwarts. Peter è un ragazzetto con una personalità molto debole, che trascorre la sua adolescenza scodinzolando (no, aspetta, lui era il topo, non il cane) dietro ai suoi amici, quei teppistelli bellocci di James e Sirus che lui ammirava tanto, ridendo delle loro scorribande. Degli amici che, forse, amavano averlo tra i piedi proprio perché li faceva sentire importanti, perché era pronto a tutto per loro. Pronto anche, credevano, a sacrificare la propria vita.
Ma Peter Minus è troppo codardo per affrontare Lord Voldemort e, piuttosto che finire ammazzato, preferisce rivelargli dove si nascondono i suoi amici. Preferisce consegnare al più grande mago oscuro di tutti i tempi la famiglia che Voldemort vuole uccidere, nascosta per protezione, quella famiglia di amici che hanno affidato a lui, e a lui soltanto, il segreto del loro nascondiglio.
Peter Minus, in una notte, distrugge i fondamenti dell’essere un Grifondoro: il coraggio di affrontare ogni pericolo, l’essere disposti a sacrificare se stessi per chi si ama, l’onore di non infrangere mai la parola data. E si nasconde, come un topo di fogna, per anni e anni, finché non capisce che è giunta l’occasione di servire nuovamente il suo padrone, divenendo il suo servo più leale.
Tassorosso
Oltre ai valori di lealtà, duro lavoro e pazienza, Tosca Tassorosso aveva anche un altro principio per smistare gli studenti nella sua Casa: l’uguaglianza. Tutti i maghi, diceva, hanno il diritto di studiare la magia e, al contrario dei suoi colleghi che non volevano nella loro casa chi fosse poco intelligente, coraggioso o ambizioso, Tosca accoglieva tutti indistintamente.
È questa una delle ragioni per cui la Casa di Tassorosso è considerata forse quella con il maggior numero di studenti stupidi (sull’argomento vi consiglio di leggere l’approfondimento Uno Studio in Giallo e Nero) e, per questo, spesso ci si ritrova ad avere a che fare con personaggi che tutto sono fuorché leali, gentili e pazienti.
È il caso, tra tutti, di Zacharias Smith.
Il suo Smistamento è, probabilmente, dovuto ad una doppia ragione: il principio di uguaglianza e una lontana parentela con la fondatrice di Tassorosso, il che lo rende lontanamente di sangue giallonero, probabilmente unico appiglio di appartenenza a questa Casa.
Ma Zacharias Smith è, diciamocelo, un idiota. È il personaggio messo lì per infastidire tutti, che fa domande indiscrete, che tutti odiano, colui che viene schiantato da Ginny, quello che Hermione vorrebbe invitare alla festa per far arrabbiare Ron, quello che viene continuamente zittito.
Fa parte dell’Esercito di Silente per puro caso, ma non crede mai nella sua missione, prova continuamente a mettere in difficoltà Harry e, nel momento in cui si trova a dover combattere e ha l’occasione di mostrare tutta la sua lealtà, scappa.
È per colpa di quelli come lui che noi Tassorosso veniamo considerati stupidi!
Grazie Zacharias, grazie Tosca, grazie Joanne!
Corvonero
Gilderoy Allock e Quirinus Raptor
Molti fan sono rimasti sorpresi nello scoprire che questi due personaggi, malvagi – ognuno a modo suo – e manipolatori, siano in realtà due ex Corvonero e non due Serpeverde.
Io sono d’accordo con questa perplessità solo in parte, perché reputo che entrambi abbiano le giuste caratteristiche per essere smistati in Corvonero, a prescindere dall’uso che abbiano fatto nel tempo della loro intelligenza.
Ci sono delle sottili linee di confine che fanno oscillare l’intelligenza di una persona tra la Casa di Corvonero e quella di Serpeverde, come sottile è il confine tra Tassorosso e Grifondoro su una personalità giusta e affidabile (per approfondire l’argomento, consigliamo la lettura dell’articolo Le sottili differenze tra le Case).
Ciò che spinge Raptor a divenire il pupazzo di Voldemort non è una reale devozione al male, ma una particolare curiosità intellettuale ed un desiderio di rivalsa. Da sempre un ragazzino preso in giro dagli altri per la sua insicurezza e inadeguatezza, Raptor cova il desiderio segreto di sorprendere il mondo. Ambizioso e intelligente, sicuramente, ma non con quella spavalderia che contraddistingue i Serpeverde.
Ciò che lo distingue da un giovane Severus Piton, anche lui oggetto di scherno da parte degli altri, è forse proprio quella dose di autostima interiore e arroganza che spinge Piton a correggere i libri di Pozioni e ad affibiarsi il nome di “Principe Mezzosangue”. Egli si avvicina alla magia oscura perché è davvero ciò che vuole. Raptor, invece, si avvicina ad essa perché affascinato da ciò che non conosce e vuole saperne sempre di più, aspirando a carpire da Voldemort i segreti magici con i quali non essere più deriso, essere ammirato per delle conoscenze fuori dal comune o essere riconosciuto come il primo ad aver trovato ciò che restava del Signore Oscuro dopo la disfatta dei Potter.
E Voldemort se ne impossessa suo malgrado, piegando quella mente brillante al suo volere e a nient’altro.
Allock, invece, nulla ha a che fare con Lord Voldemort, ma ciò che lo rende un personaggio negativo sta in realtà nella furbizia con cui ruba ad altri maghi i ricordi delle imprese gloriose di cui si rende protagonista. Gilderoy è smistato in Corvonero e lodato dagli insegnanti perché dotato di un’elevatissima intelligenza, persino superiore alla media, che però decide di non sfruttare, preferendo vie più facili per arrivare alla gloria. La sua mente è potenzialmente capace di arrivare a grandi risultati, con impegno e dedizione, ma Allock preferisce ignorare questa abilità, per intraprendere la via più breve.
È vanitoso, non gli interessa acquisire realmente potere o le abilità per essere un grande mago, ma vuole solo riceverne meriti e lodi. Allock è come quegli intellettuali che si crogiolano nel loro status di elevazione rispetto alla “massa”, che si riempiono di premi e riconoscimenti, i quali servono ad offuscarne la reale natura, a mantenere quella maschera posta talmente in alto da non permettere a nessuno di svelare il vero volto dietro di essa.
Serpeverde
Vincent Tiger e Gregory Goyle
Se teniamo in considerazione i valori della Casa di Serpeverde, escludendo l’elemento cattiveria, Tiger e Goyle si trovano sicuramente nel posto sbagliato. Intelligenti? Astuti? Ambiziosi?
Mettere il nome di Tiger a Goyle accanto alle parole “intelligenza” e “astuzia”, fa piuttosto ridere, perché nel loro essere perfidi, sono dei veri e propri imbecilli. Lo stesso Salazar Serpeverde li riterrebbe troppo stupidi per tutti quegli ideali di superiorità intellettuale che contraddistinguono la sua Casa.
Però sono Purosangue, figli di Mangiamorte, cattivi senza scrupoli e dediti alla magia oscura. Evidentemente, anche questo può andar bene per essere un Serpeverde.
Altro grande errore di Smistamento, probabilmente dovuto esclusivamente ad una questione di sangue, è l’appartenenza ai Serpeverde di Scorpius Malfoy, figlio di Draco e protagonista di Harry Potter e la maledizione dell’erede. Ma questa è un’altra storia…
Per chi volesse approfondirla, rimandiamo all’articolo Scorpius Malfoy e lo Smistamento Accidentale.