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La Regina degli Scacchi (The Queen’s Gambit) è una nuova serie tv Netflix basata sull’omonimo romanzo di Walter Tevis. Al momento è la serie Netflix con sceneggiatura non originale più vista di sempre, e ha ricevuto diversi elogi anche dalla comunità scacchistica.
Il titolo originale, The Queen’s Gambit, fa riferimento al “gambetto di donna”, una delle aperture del gioco degli scacchi.
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Elizabeth “Beth” Harmon: Serpeverde
Beth trascorre la sua infanzia in un orfanotrofio Babbano, incompresa e solitaria. Viene adottata dalla famiglia Wheatley l’estate in cui riceve la sua lettera per Hogwarts. La signora Wheatley aveva infatti percepito in Beth quella natura magica che la direttrice dell’orfanotrofio non avrebbe mai potuto riconoscere.
Giunta alla Scuola di Magia, Beth si integra immediatamente con i suoi compagni Serpeverde, conquistati dalla sua perspicacia e dalla sua audacia. In effetti si sente talmente a casa nei Sotterranei da non instaurare mai nessun rapporto con i compagni di altre Case, che tuttavia non rimangono indifferenti alla sua fama e al velo di mistero da cui Beth è consapevolmente avvolta.
Perché Serpeverde? L’infanzia di Beth è segnata precocemente da traumi violentissimi a cui lei reagisce sviluppando determinazione e testardaggine, due tratti che nel tempo non faranno che intensificarsi. Una ragazza innegabilmente brillante e concentrata sui suoi obiettivi, non fatica minimamente a trovare sempre una via che conduca ai suoi traguardi, senza porsi il minimo scrupolo se quella via dovesse richiedere di ferire qualcuno intorno a lei.
Beth diventa una donna estremamente istintiva (spesso a discapito di se stessa) e pratica, anche nelle questioni di cuore: non ama sprecare tempo in banalità o in ciò che non la porti una casella più vicina alla sua meta. Sebbene capace di un’onestà particolarmente tagliente, è perfettamente a suo agio nel mentire e preferisce celare qualsiasi traccia di debolezza anziché chiedere aiuto. Quasi accecata dal suo bisogno di vincere – a scacchi come nella vita – il suo atteggiamento si fa ancora più graffiante quando lei stessa viene a sua volta ferita, cedendo troppo facilmente all’autolesionismo e all’emarginazione.
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Harry Beltik: Tassorosso
Harry è un ragazzo popolare tra studenti ed insegnanti per via della sua indole gentile ma franca. Anziché rintanarsi in Sala Comune, preferisce passare ogni minuto libero in Sala Grande, dove divide il suo tempo tra lo studio e gli scacchi, a disposizione di chiunque abbia bisogno di un consiglio personale o semplicemente di un aiuto coi compiti. Un compagno limpido e leale, sperimenta felicemente ogni singola, unica esperienza che un’educazione magica riserva, rimanendo però sempre al di sopra di qualsiasi tossica competizione.
Perché Tassorosso? Harry viene presentato come un imbattile campione di scacchi, la cui maestria nel gioco sembra ineguagliabile. Tutto ciò gli conferisce inizialmente un’aura di superiorità, quasi di arroganza, che si scopre presto profondamente errata. Con il passare del tempo Beltik si rivela – al contrario di Beth – perfettamente capace di accettare una sconfitta. La sua passione per gli scacchi non si spegne mai completamente, tuttavia lui non permette alla perdita del suo titolo di offuscargli la vista e fargli perdere la retta via. Rimane un giocatore appassionato, ma capace di voltare pagina senza rancori per concentrarsi su un obiettivo diverso seppure ugualmente impegnativo. Esemplare il momento in cui Beth, sommersa dal suo fallimento, lo accusa di essersi accontentato di un lavoro mediocre: nelle parole della ragazza si percepisce un chiaro intento di ferirlo, di riversare su di lui una frustrazione che lui in realtà non sente, facendo leva sul profondo affetto che Harry ha dichiaratamente provato per lei sin dal loro primo incontro; a questo attacco lui replica in tono estremamente calmo, amorevole ma compassionevole, spiegandole come non provi assolutamente vergogna nell’impegnarsi in un percorso senz’altro più modesto, ma altrettanto appagante. Un faro di pazienza ed umiltà in un universo di personaggi intensi e sfrontati.
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Alma Wheatley: Tassorosso
Alma è una studentessa solare e curiosa, pacata e raffinata. Predilige l’Astronomia e la Divinazione, in quanto entrambe le materie sposano perfettamente il suo spirito di sognatrice ed è sempre l’ultima a lasciare la Sala Comune, poiché ama intrattenersi con i suoi compagni fino a tarda sera, per scambiarsi confidenze, condividere risate ed alleggerire le preoccupazioni del prossimo. Una premurosa spalla su cui poggiarsi, che occasionalmente si rifugia nella Stanza delle Necessità per assecondare il suo timido talento al pianoforte.
Perché Tassorosso? Alma è una donna nata per vivere la vita in tutti i suoi colori e in tutte le sue sfaccettature. Ama divertirsi, ama l’idea della novità e nel profondo possiede una personalità avventurosa e passionale. La sua natura affabile la spinge a spronare Beth ad aprirsi di più, particolarmente in adolescenza e tramite la figlia trova l’occasione di vivere finalmente come ha sempre sognato, tra viaggi, comodità e divertimento. Tuttavia la realtà racconta di come Alma non abbia mai avuto il coraggio di prendersi ciò che sentisse proprio. Il suo talento musicale e la gioia che prova e provoca quando si siede davanti ad un pianoforte non bastano a convincerla ad affrontare la sua paura del palcoscenico e a fuggire dalla vita casalinga che trova così soffocante.
Una madre affettuosa, comprensiva e paziente, riversa sulla figlia adottiva tutto l’amore di cui è capace e a cui non ha potuto dar fondo come moglie; a lungo intrappolata in un matrimonio spento, anziché pianificare vendette o scadere nel tradimento, si concentra su ciò che di positivo vede intorno a sé, come la compagnia e i successi di Beth, ma anche l’arte e la bellezza del mondo su cui le vittorie della figlia aprono le porte. Consapevole di essere rimasta sempre ai margini della scena, è capace di trovare gratificazione nei momenti più semplici della giornata.
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Benny Watts: Serpeverde
Ad Hogwarts gli studenti vorrebbero essere Benny… oppure preferirebbero non averlo mai incontrato. Non esiste una via di mezzo. Benny è intelligente, acuto, schietto, impavido e divertente, un mix di caratteristiche che inevitabilmente porta a voler essere suo amico o a volerlo aggredire nei corridoi mentre i quadri sonnecchiano. L’unico altro abitante (vivo) del Castello che sia riuscito a guadagnarsi il rispetto di Pix, viene raramente avvistato chino sui libri, pur avendo sempre tutte le risposte durante le lezioni. Irritante e magnetico al tempo stesso, nemmeno gli insegnanti sono certi di cosa provino realmente nei suoi confronti.
Perché Serpeverde? “Ho ragione e Beth vede le cose nel mio stesso modo.” La sintesi della personalità di Benny potrebbe essere racchiusa perfettamente e completamente in questa battuta. Benny è serenamente egocentrico, consapevolmente presuntuoso, attivamente determinato. Non affida mai il suo percorso al caso, bensì esclude ogni traccia di superficialità dalla sua vita al fine di potersi concentrare interamente sui suoi obiettivi. Non c’è sentimento o turbamento che abbia il potere di distrarre la sua mente dal gioco.
È visibilmente più sicuro rispetto a Beth, il cui innato talento potrebbe rappresentare per lui una minaccia, tuttavia Benny riconosce in lei una concorrente al suo pari e anziché etichettarla come una rivale da annientare preferisce affiancarla, guidarla, addirittura proteggerla (a patto che il suo consiglio non conferisca alla ragazza un vantaggio in un eventuale scontro frontale tra i due). Sebbene Benny possieda un livello di moralità che lo pone precisamente al limitare della Casa di Grifondoro, la sua attenzione e il suo rispetto non si estendono mai oltre la stretta cerchia del mondo degli scacchi. Da perfetto Serpeverde, la sua stima si conquista con fatica e il suo interesse si scuote esclusivamente con l’eccellenza.
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