a cura di Menu
I fan di Harry Potter concordano davvero su pochissimi argomenti, ma uno di questi è senz’altro la caratterizzazione a tutto tondo di ogni personaggio. Probabilmente è per questo motivo che siamo così affezionati alla Cerimonia dello Smistamento, perché assegnare una Casa non è semplicemente scegliere un colore o un personaggio preferito e schierarsi dalla loro parte, bensì si tratta di tuffarsi a capofitto in un’analisi psicologica e comportamentale senza fine dei protagonisti (e di noi stessi).
Questo è quello che facciamo noi quando ci troviamo a Smistare personaggi che non hanno nulla a che vedere con il Mondo della Magia e proprio da questa costante ed infinita analisi è nata l’idea di fare un passo indietro e riservare ai personaggi originali lo stesso trattamento che riserviamo ad altri fandom.
Tra contraddizioni e conferme, abbiamo selezionato quattro personaggi che a nostro avviso incarnano alla perfezione ogni singolo valore della loro Casa di appartenenza.
Insieme a Tassorosso, la Casa di Cosetta Corvonero è sicuramente la più maltrattata della saga.
Sebbene Corvonero abbia più spazio nel corso dei sette libri, arrivando addirittura a mettere il proprio fantasma sotto ai riflettori, mentiremmo nel dire che nell’udire il nome della Casa stessa la nostra mente non vada diretta a Cho Chang e alla sua indole da guastafeste.
Il Professor Vitious soggiorna in un angolino del cuore di tutti noi, minuscolo soltanto per via della sua statura e non perché non meriti uno spazio più grande, tuttavia ci viene raccontato pochissimo delle sue vicissitudini. Lo stesso vale per la Professoressa Cooman e Mirtilla Malcontenta.
Esattamente come per i Tassorosso però, i Corvonero giungono alla loro rivalsa quando ormai tutte le carte sembravano essere state giocate: il personaggio di Luna Lovegood infatti, sebbene abbia a disposizione meno della metà della saga, riesce in pochissimo tempo a farsi esemplare di tutti quei valori di cui la Casa blu va fiera.
Luna è una ragazza pacata e riflessiva, aperta a qualsiasi opzione e teoria. Penserà poi lei, con le nozioni che possiede e gli elementi che una determinata situazione le fornisce, a vagliare quale sia la via migliore da perseguire. Niente e nessuno è mai troppo sciocco o inverosimile per lei.
Questa è la base più solida per lo sviluppo di tutti quei tratti che portano il Cappello a Smistarla in Corvonero.
L’apertura mentale di Luna è il seme della sua saggezza.
Nel credere che tutto sia possibile ha la capacità di incoraggiare il prossimo, far credere a tutti di potere tutto e anche se la maggior parte delle persone che la incontrano la reputano inattendibile e assurda, quelli che hanno il coraggio e la fortuna di ascoltarla davvero si scoprono sempre confortati dalla sua presenza.
Harry stesso inizialmente non è all’apice della felicità nel sentir dire che “Sei sano quanto me“, ma col tempo annovera Luna tra i suoi amici più importanti perché si rende conto che con lei al suo fianco le sue frustrazioni si placano e le matasse più intricate si sciolgono con estrema facilità.
Al quinto anno, quando Silente lo ignora e la maggior parte del corpo studentesco bisbiglia critiche nei suoi confronti, Luna è paradossalmente un faro di sanità e quiete per Harry. Semplicemente essendo se stessa, gli dimostra l’importanza di credere nelle proprie convinzioni al di là delle voci altrui e lo spinge a perseguirle, tanto per curiosa avventura quanto per cieca lealtà.
Un’altra prerogativa dei Corvonero – inevitabilmente legata alla loro intelligenza – è infatti proprio la curiosità, altro elemento imprescindibile dall’apertura mentale.
Complice l’educazione di un padre visionario ed intellettualmente impavido, Luna cresce credendo nell’esistenza di creature dalla dubbia veridicità. È impensabile immaginare che lei dubiti delle convinzioni del padre, tuttavia sappiamo che in età adulta la ragazza intraprenderà numerosi viaggi alla ricerca di prove concrete a sostegno delle stesse. Soltanto dopo anni di studi ed esplorazioni cambierà idea e si arrenderà all’evidenza di aver nutrito un credo infondato.
Ripeto, sarà lo studio – mai il giudizio degli altri – a convincerla. E non vale pensare che Luna ignorasse i giudizi perché non ne fosse a conoscenza. Come racconta ad Harry, “Credo che mi trovino un po’ strana. Certi mi chiamano ‘Lunatica’ Lovegood, sai…“
Lei sa perfettamente quali siano le dicerie sul suo conto, ma “Essere diversi non è una brutta cosa. Significa che sei abbastanza coraggioso da essere te stesso.“
Questo ci porta ad esaminare un valore talvolta dimenticato nella rosa di tratti distintivi dei Corvonero: l’originalità.
Per tutte le ragioni di cui abbiamo parlato finora, non dovrebbe essere una sorpresa scoprire che i membri di questa Casa siano individui peculiari anche nei loro atteggiamenti e nelle loro abitudini, oltre che nella loro perspicacia ed intelligenza.
A differenza dei Grifondoro che si scavalcano l’un l’altro per essere notati, a Luna basta entrare in una stanza: tutto di lei cattura l’attenzione, dal suo sguardo perso e sognante a cui comunque non sfugge mai un dettaglio, al suo tono di voce placido ed imperturbabile. Non bisogna dimenticare però che l’atipicità di Luna si coglie anche in caratteristiche arbitrarie, come l’abbigliamento e gli accessori che sceglie di indossare. Uno su tutti, l’indimenticabile cappello ruggente che crea personalmente per supportare Grifondoro alla partita di Quidditch.
Queste caratteristiche – saggezza, curiosità ed originalità – altro non sono che sfaccettature diverse del principale valore Corvonero, l’intelligenza: non può esserci saggezza senza conoscenza, né conoscenza senza ricerca e si avrà sempre paura di emergere se ci si costringe nella gabbia mentale dell’uniformità.
Luna Lovegood fa di questi tre principi le fondamenta della sua personalità, impartendo una sonora lezione di superiorità interiore anche ai suoi stessi compagni di Sala Comune.
E chi meglio di un Corvonero per imparare una lezione così importante?
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