a cura di laurasoretta

The Office è una serie tv creata da Greg Daniels e trasmessa dal 2005 al 2013. È il remake americano dell’omonima serie britannica, ideata e scritta da Ricky Gervais e Stephen Merchant, ed è stata girata a camera singola, in stile documentario. Dapprima accolta con un po’ di diffidenza, in quanto remake, la serie col tempo ha avuto grande successo, grazie anche all’irriverente personaggio di Steve Carrel che, man mano, acquista una sua personale identità rispetto al manager della serie originale.

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Michael Gary Scott: Grifondoro

Nato da una famiglia babbana, Michael è un bambino molto solo, con difficoltà a stringere amicizie. Il suo ingresso a Hogwarts sancirà un momento molto importante nella sua vita, aprendogli gli occhi verso un mondo da lui considerato “da sogno”. Non molto focalizzato sull’aspetto didattico, riesce però a distinguersi per l’uso notevole della magia, ma ciò che maggiormente cattura il suo interesse ed il suo entusiasmo è socializzare con altri maghi e streghe. Non è raro, infatti, vederlo scorrazzare per il castello con l’amico Todd Packer, combinandone di tutti i colori… per la disperazione degli insegnanti!

Perché Grifondoro? Se vogliamo riassumere Michael Scott in breve, potremmo semplicemente definirlo un egocentrico dal cuore d’oro. E questo spiegherebbe già in parte la scelta della sua Casa.
Michael non è un capo come tutti gli altri: per lui la filiale di Scranton è come una famiglia, vuole che i suoi dipendenti vadano a lavoro divertendosi, vuole divertirsi egli stesso stando in ufficio e, soprattutto, vuole sempre stare al centro dell’attenzione. A causa delle sue manie di protagonismo, infatti, ha un rapporto di amore-odio con i lavoratori della Dunder Mifflin, in quanto è solito interrompere continuamente il loro lavoro con battute e situazioni fuori luogo o meeting in sala riunioni del tutto inutili. È talmente accecato dalla sua megalomania e dall’alta opinione che ha di sé, da non rendersi mai conto dell’imbarazzo e del disagio che crea negli altri. Emblematico è il rimprovero che subisce dal vicedirettore Charlie: “Questo è un posto di lavoro, non è stato creato per la tua vanità!”.
Una delle cose che lo irrita di più è quando qualcuno vuole rubargli la scena – anche se quella scena non dovrebbe essere la sua, come al matrimonio di Phyllis o per lo speech di Dwight.
A dispetto del suo discutibile management, che fa storcere il naso anche ai piani più alti, è noto che Michael, da giovane, fosse un bravissimo venditore, cosa di cui è consapevole e di cui si vanta, ed egli racconta di aver cominciato a lavorare nel settore delle vendite perché amava stare con le persone. Spiega come, grazie alle sue capacità, sia diventato manager molto presto, ma questo abbia influito negativamente nei rapporti con gli altri, in quanto da manager è più difficile stringere amicizie con i sottoposti, nonostante i suoi più disperati tentativi. In più occasioni dimostra di tenere davvero ai suoi dipendenti, appoggiandoli e sostenendoli nei momenti più inaspettati. Michael è un personaggio che incarna un sorprendente mix di amore per se stesso e amore per gli altri. Rappresentativo di questo lato della sua personalità è il caso della promessa fatta agli studenti del liceo, di pagare i loro studi universitari a patto di vederli diplomati. Una promessa, enormemente altruistica, nata dalla sua personale certezza (poi purtroppo disillusa) che da lì a dieci anni sarebbe diventato un uomo di successo.
La sua essenza da Grifondoro potrebbe anche essere riassunta in questa citazione: “Preferirei essere temuto o amato? Entrambi. Voglio che le persone abbiano paura di quanto mi amano”.

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Dwight Kurt Schrute III: Serpeverde

Proveniente da una famiglia di maghi purosangue, è noto che il nonno di Dwight abbia combattuto durante la Prima Guerra dei Maghi, insieme con i Mangiamorte. Entrando a Hogwarts, Dwight cova la speranza di essere smistato nella Casa di Grifondoro, ma tutti sanno quanto la Casa perfetta per lui sia proprio quella di Serpeverde! Dwight si rivela un mago brillante, solitario e con una mente tanto geniale quanto inquietante. È per questo che, nonostante le sue più profonde speranze, che non si preoccupa di esternare, non verrà scelto dai professori come Prefetto al quinto anno.

Perché Serpeverde? Il feto di Dwight si è sviluppato nel grembo materno assorbendo quello del suo gemello. Egli non è affatto impressionato da questa scoperta, ma è invece orgoglioso di racchiudere in sé la potenza di due.
Dwight è un uomo molto determinato, che descrive se stesso come spietato e insaziabile. Quando c’è da raggiungere un fine, non guarda in faccia nessuno ed è sempre focalizzato al raggiungimento della grandezza. Il suo più grande sogno e concreto obiettivo è quello di diventare manager e neanche la più lodevole ammirazione nei confronti di Michael può essergli d’impedimento. Infatti, nonostante la lealtà che gli dimostra quotidianamente – e di cui va fiero – ed un raro e sincero affetto che riserva solo a pochissimi attorno a sé, quando si presenta l’occasione di scavalcare Michael, Dwight non si fa tanti scrupoli ed inizia a figurarsi già la sua vittoria con fare autoritario e punitivo. Così come, nonostante la devozione verso l’azienda, confessa di essere disposto ad andare laddove la sua lealtà venga maggiormente apprezzata. E dunque, a cambiar bandiera, se necessario. Quando viene scelto come rappresentante della sua filiale per il progetto di apertura del retail e scopre che c’è un posto da vice presidente vacante, non si lascia fermare neanche dall’appendicite. Pilastro della sua presentazione è il desiderio: “Abbiamo il desiderio di dominare il commercio al dettaglio? Non di avere successo, ma di dominarlo.”
Costantemente sospettoso e dotato di un’intelligenza non comune, è sempre pronto a mettere in atto i piani più assurdi per i suoi scopi: dall’ingannare in ogni modo il suo eterno nemico Jim, per scavalcarlo, a sposare Angela di nascosto, organizzando una finta prova di matrimonio tra lei e Andy, fino alla creazione di un ingegnoso dispositivo per il controllo degli errori dei colleghi, da lui denominato ‘amplificatore di responsabilità’, ma dagli altri ritenuta un’arma apocalittica. Lui, però, non si vede come un cattivo, ma come un inarrestabile e brillante scienziato con l’obiettivo di guarire il mondo. Anche nella scelta del nome della sua squadra, durante la gita al lago, sceglie la Casa di Grifondoro e non di Serpeverde, perché “Serpeverde sono i cattivi”. Questo, però, non basta di certo a non farlo considerare da noi un Serpeverde fino al midollo. D’altronde, quando Neville insisteva per essere smistato in Tassorosso, non ha forse il Cappello deciso di restare fermo sulla sua scelta di metterlo in Grifondoro?

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James “Jim” Halpert: Grifondoro

Quando Jim entra a Hogwarts, la reputazione degli Halpert è già ben conosciuta nella scuola, in quanto i suoi fratelli sono soliti fare scherzi di ogni tipo a tutti i loro compagni. Anche Jim si rivela un degno membro della sua famiglia, nonostante l’ammirazione dei professori, e il suo bersaglio preferito diventa quello strano compagno di Serpeverde dal nome Dwight Schrute. Ma tutti sanno che il suo passatempo preferito è in realtà far visita al tavolo dei Tassorosso, per scambiarsi sguardi e sorrisi con la dolce Pam. Jim gioca nella squadra di Quidditch di Grifondoro come Cacciatore.

Perché Grifondoro? Jim è un ragazzo che piace alla gente. Intelligente, carino e simpatico, è quello che ammicca continuamente alla telecamera per mettere in evidenza, con aria un po’ supponente, le assurdità che lo circondano. Le sole cose che, inizialmente, gli danno lo stimolo a perseguire quel lavoro che ritiene noioso sono le “visite” alla reception per scambiarsi sguardi e battutine con Pam e gli scherzi, anche perfidi, che organizza per Dwight. Col tempo, Jim dimostra anche delle abilità e mire da leader. Pur rispettando Michael, riconosce le assurdità della sua metodologia di management ed in non poche occasioni cerca di sostituirlo, avendo a suo favore la simpatia e il rispetto dei colleghi. Un paio di volte finisce anche dall’essere spaventato da quel suo inconscio tentativo di fare da capo, ritrovandosi anch’egli a chiamare meeting inutili in sala riunioni. Non mancano anche i contatti diretti con la sede centrale, le proposte a David Wallace, fino a ritrovarsi a dividere con Michael la carica di manager della filiale, ruolo che da subito lo mette a suo agio.
Anche nel suo matrimonio, crede di dover essere quello che prende le decisioni importanti: “Se non avessi fatto certe cose senza dirlo a Pam, avrebbe sposato Roy”, rischiando di incrinare quel rapporto da favola che ha sempre avuto con sua moglie. Ma, alla fine di tutto, è disposto anche a rinunciare al suo progetto per lei, perché in fondo Pam è “tutto” per lui. Nella lista delle cose importanti, Pam e i suoi figli occupano la colonna sinistra, mentre a destra (la parte per le cose non importanti) si trova tutto il resto.
“So solo che ogni volta che mi trovo a prendere una decisione difficile, c’è solo una cosa che supera tutte le mie paure, una sola cosa che vince su tutto ciò che credevi di sapere. Su ogni istinto e su ogni calcolo razionale. L’amore.”

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Pamela Morgan “Pam” Beesly: Tassorosso

Pam è una studentessa molto tranquilla e gentile con tutti. La si può trovare spesso seduta da qualche parte a disegnare, con i suoi acquerelli, angoli di Hogwarts e dei suoi giardini. È fidanzata con il Capitano della squadra di Quidditch di Serpeverde, Roy, ma pare che abbia un’amicizia molto speciale con Jim di Grifondoro, il quale sembra trascorrere molto tempo al tavolo dei Tassorosso della Sala Grande.

Perché Tassorosso? Pam è dolce, carina e paziente. È sempre molto gentile con tutti, anche con chi si dimostra sprezzante con lei. Quando, ad esempio, scopre la relazione segreta tra Angela e Dwight, cerca ugualmente di coprirli ed aiutarli, senza che nessuno glielo abbia chiesto.
Odia l’idea che qualcuno possa avercela con lei o di creare dispiaceri negli altri. Quando, infatti, Jim lascia Karen per stare con lei, Pam si sente tremendamente in colpa, non sopporta l’idea di essersi comportata in modo sbagliato e si rasserena solo quando, tempo dopo, scopre che Karen ha trovato la felicità con una nuova famiglia. Pam è l’unica a seguire Michael quando egli decide di fondare una sua azienda di carta, pugnalato dalla Dunder Mufflin, dimostrandogli lealtà. Con estrema calma e pazienza, cerca di sostenerlo ed incoraggiarlo nel nuovo progetto, cercando la direzione più giusta da prendere insieme.
In amore, Pam è molto paziente e, a tratti, accondiscendente. Ha aspettato con calma per tre anni che Roy fissasse una data per il loro matrimonio, nonostante soffrisse molto per quell’attesa, mentre con Jim lascia che egli prenda le decisioni importanti per la loro famiglia, anche quando non è d’accordo. Quando lui è disposto a rinunciare a tutto per lei, Pam si sente in colpa e comincia a temere che suo marito finisca per odiarla o non ritenerla “abbastanza” per lui. Pam non è quella dai gesti eclatanti, come Jim. Sta bene nella quiete e nell’amore della sua famiglia, nella sua città, con i suoi disegni ad acquerello, un lavoro modesto in un ambiente piacevole. Non ha l’aspirazione di essere qualcuno d’importante, ma le basta essere felice, anche con le piccole cose. Il suo commento finale al documentario sulla loro vita da ufficio e sull’aver scelto proprio una normale azienda di carta è: “C’è tanta bellezza anche nelle cose ordinarie. Non è forse questo il punto?”

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Ryan Howard: Corvonero

Ben pochi studenti a Hogwarts hanno le idee chiare sul loro percorso scolastico come le ha Ryan Howard. Ritenuto subito dai professori un ragazzino prodigio, Ryan passa molto tempo a studiare Incantesimi avanzati, con l’obiettivo di lavorare in futuro al Ministero della Magia.
Divenuto Prefetto al quinto anno, comincia poi a radunare un gruppetto di compagni in segreto, per esercitarsi su Incantesimi non ammessi a Hogwarts e rischiando l’espulsione dalla scuola.

Perché Corvonero? Fin dal suo primo ingresso da stagista, Ryan ci viene presentato come un ragazzo molto intelligente, interessato realmente a studiare i modi di fare business e che si applica con impegno nel proprio lavoro, diversamente da molti suoi colleghi che lavorano quasi per inerzia. Frequenta, infatti, un corso di business, provocando il disappunto di Michael che crede più nell’efficacia dell’esperienza sul campo. Molto bravo nelle questioni teoriche ed intellettuali, dimostra però lacune in azioni più comuni e quotidiane, come riscaldarsi un burrito, finendo quasi per mandare in fiamme un intero edificio!
Conosce già tutti gli indovinelli che Dwight cerca di sottoporgli ed il suo incubo peggiore è di essere classificato all’interno dell’ufficio come il “ragazzo qualcosa”: lui non vuole restare intrappolato all’interno di uno stereotipo da ufficio, non vuole etichette e classificazioni. È un perfezionista, vuole fare le cose per bene e preferisce non fare nulla, piuttosto che farne una brutta versione. Ha una mente molto sveglia e proiettata sempre verso avanti, verso la digitalizzazione e l’innovazione. È per questo che, giovanissimo, si ritrova a ricoprire il ruolo di vicedirettore regionale, venendo definito il “ragazzo prodigio”. La prima cosa che vuole fare, nel suo nuovo ruolo, è modernizzare l’azienda, incrementare la tecnologia, cambiare il sito per avere più clienti, introdurre strategie di business nuove e diverse per la Dunder Mufflin, che sembra essere rimasta un po’ indietro. Anche nelle successive stagioni, quando il suo personaggio diventa poco più che una comparsa, gli viene mantenuto ed estremizzato fin quasi al ridicolo, quel suo tratto di costante ricerca d’innovazione. Dalla sesta stagione – senza alcun apparente motivo – lo ritroviamo in ogni episodio con qualcosa di strano e particolare: un cappello, gli occhiali, una sciarpetta alla moda, la passione per la fotografia o per la poesia, le bretelle, un tablet con il quadrante dell’orologio al posto dell’orologio.

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Andrew Baines “Andy” Bernard: Tassorosso

Andy è molto orgoglioso di frequentare la scuola di Hogwarts ed esibisce con fierezza la sua appartenenza a Tassorosso, nonostante da tutti venga considerata la Casa meno popolare. Non molto studioso, ha inspiegabilmente un alto rendimento scolastico, anche se preferisce divertirsi sgraffignando Acquaviola dalle cucine. L’attività che ama di più, però, è far parte del coro della scuola del professor Vitious.

Perché Tassorosso? Andy ci viene inizialmente presentato come un lecchino, donnaiolo, pungente e con un problema di controllo della rabbia. Man mano che la sua personalità viene fuori, scopriamo che Andy è in realtà un bonaccione sentimentale e sognatore. È un tipo molto amichevole. “Big Tuna”, dapprima creato come una presa in giro nei confronti di Jim, diventa quasi un appellativo affettuoso, che caratterizza la loro amicizia. Quando si ritrova con Oscar ad una cena, pur non conoscendolo ancora bene, si offre di trovare un uomo per lui perché vuole che si diverta e si dice felice di aver instaurato quel legame con una persona con la quale in ufficio aveva parlato a malapena.
In amore è ingenuo, timido ed impacciato. Non si accorge dei tradimenti di Angela, cercando di accontentare ogni suo capriccio, e con Erin ci mostra forse il suo lato più timido ed imbarazzato, non riuscendo dapprima a dichiararsi, poi a confessarle quello che realmente prova per lei. In famiglia è sempre stato messo da parte e, quando ottiene la promozione, organizza un pomposo pic nic per cercare di impressionare il padre. Non riesce ad ottenere da lui ciò che avrebbe voluto, ma finisce per ricevere l’affetto, il rispetto e la compassione dei suoi dipendenti, colleghi ed amici. Il suo passaggio a manager della Dunder Mufflin è fondamentale per avere un reale quadro della sua personalità: viene scelto da Robert perché considerato da lui mediocre e, in quanto tale, di grande ispirazione per le persone ordinarie, che sono disposte persino a lottare per lui. Quando Andy scopre che Robert ha fatto una lista di coloro che ritiene perdenti e vincenti, insiste per fargli cambiare idea, anche a costo di rischiare la propria reputazione: “Tu non conosci queste persone, ma io sì. Se ti lasciassi lavorare con informazioni fallaci, non starei facendo il mio lavoro di manager. Quindi prendi questa penna e cambia la tua lista […] Oppure farò io una nuova lista per te” e, contro la volontà del CEO, crea una nuova lista in cui tutti sono vincenti, elencando ad uno ad uno, tutti i pregi di ciascuno di loro.
Andy subisce poi uno strano sviluppo a metà dell’ultima stagione, che ha fatto infuriare tantissimi suoi fan per una serie di azioni nonsense, ma nonostante le discutibili situazioni che lo riguardano, la sua essenza resta quella di un Tassorosso. Quando abbandona il lavoro per inseguire il suo sogno, nonostante si atteggi ad artista determinato e sicuro di sé, ciò che davvero lo spinge a prendere questa decisione è quella voglia un po’ ingenua ed infantile di trovare la felicità attraverso qualcosa che lo faccia sentire davvero felice e, soprattutto, se stesso.

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