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Tenebre e Ossa (Shadow and Bone) è una serie tv americana ideata da Eric Heisserer e trasmessa da Netflix ad Aprile 2021. È basata sul romanzo omonimo, primo capitolo della trilogia dei Grisha scritta da Leigh Bardugo.
Questo nostro Smistamento è basato sulla caratterizzazione dei personaggi della serie tv e non sul romanzo originale.

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Alina Starkov: Grifondoro

Alina nasce in una famiglia Mezzosangue, da padre Babbano e madre Strega. Durante l’infanzia reprime più volte il suo istinto magico nella speranza di rivelarsi una Maganò e non dover perciò separarsi dal suo amico d’infanzia, Mal. Per un’assurda coincidenza, anche lui riceve però la sua lettera per Hogwarts, permettendo così ad Alina di accettare completamente le sue vere abilità e godersi appieno gli anni al Castello, che segretamente desiderava tanto vivere.

Perché Grifondoro? Sin dall’infanzia, Alina è una ribelle che considera sempre l’influenza che le sue scelte potrebbero avere sulle persone a lei care. Non è particolarmente interessata alla ricerca di se stessa – anzi, ne è quasi timorosa – se significa separarsi dal suo migliore amico Mal: in orfanotrofio a Keramzin, escogita un modo per essere certa di non rivelarsi Grisha proprio per assicurarsi di non venire separata da lui, mentre anni dopo, al Piccolo Palazzo, fatica ad impegnarsi nel suo addestramento poiché troppo ansiosa di ricevere notizie da Mal. Alina dà quindi parecchia importanza all’amicizia, ma è anche impulsiva quando si sente tradita: ignara del fatto che Genya e Aleksander stiano intralciando la corrispondenza tra lei e Mal, si convince facilmente del disinteresse dell’amico d’infanzia e decide così – per delusione, ma anche un po’ per ripicca – di farsi cancellare la cicatrice che più simboleggia la sua lealtà verso di lui. Abituata ad essere emarginata per il suo aspetto e avendo sofferto di questo per tutta la vita, cade facilmente preda delle attenzioni del Generale Kirigan: accanto a lui, Alina si sente finalmente ammirata e desiderata, tuttavia non si rende immediatamente conto di come Aleksander stia semplicemente usando le sue debolezze per attingere all’unicità del suo potere. Nel rapporto tra il Generale ed Alina si insinua comunque quella stessa lealtà che la ragazza riserva da sempre soltanto a Mal: accecata dall’apprezzamento che Aleksander dimostra nei suoi confronti, Alina è inizialmente disposta a concedere al Generale qualsiasi richiesta da lui avanzata; una volta compresa l’ingenuità della sua stessa accondiscendenza però, la personale delusione la spinge a mettere definitivamente se stessa al primo posto e a lavorare seriamente per contrastare chi si è preso gioco di lei.

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Malyen “Mal” Oretsev: Tassorosso

Inizialmente Mal preferisce trascorrere tutto il suo tempo con Alina: in quanto amici d’infanzia da molto prima che venissero ammessi ad Hogwarts, è un piacevole conforto farsi raccontare da lei aneddoti e notizie riguardo al mondo della magia a lui ancora sconosciuto. Col tempo, tuttavia, anche Mal riesce ad instaurare legami all’interno della sua Casa e fuori, trovando invece una vera vocazione in Erbologia e Cura delle Creature Magiche (discipline in qualche modo a lui più famigliari per via della materialità che implicano).

Perché Tassorosso? Per quel che si può vedere di Mal nella prima stagione, ogni sua azione è guidata dal desiderio di non separarsi mai da Alina. Sin da bambini i due sviluppano un’amicizia quasi viscerale, mettendo in secondo piano il loro futuro per rimanere fianco a fianco; costretti poi a separarsi per via delle circostanze, Mal si aggrappa saldamente alla lealtà che i due hanno sempre condiviso. Mentre ad Alina bastano pochi giorni per dubitare del loro legame, Mal è impegnato a rischiare la vita in una folle missione che potrebbe aiutarlo a tornare da lei.
È un ragazzo affascinante, ma impacciato quando si trova a dover reagire ad un tentativo di seduzione. Sebbene lui si rifiuti di tradire anche il platonismo del rapporto con Alina, si mostra comprensivo nei confronti dell’amica che sta per confessargli di aver invece ceduto alle lusinghe di Aleksander. Coraggioso ma cauto, protettivo ma mai possessivo, semplicemente non c’è passo che Mal non compia esclusivamente per ritrovare Alina.

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General Aleksander Kirigan: Serpeverde

Aleksander è l’erede di una famosa famiglia di Mangiamorte, tuttavia si racconta pentito della sua eredità e cerca d’instaurare numerose amicizie dentro e fuori dalla sua Casa nel tentativo di normalizzare questa sua nuova reputazione. La sua naturale inclinazione per la Difesa Contro le Arti Oscure impedisce tuttavia ai compagni di fidarsi ciecamente e – nonostante una media ed una condotta impeccabili – a causa di questa sfiducia Aleksander non ottiene nemmeno la nomina di Prefetto a cui tanto ambiva per riscattarsi.

Perché Serpeverde? Il tangibile fascino del Generale Kirigan è da subito velato di un timore reverenziale che non si distingue immediatamente. Inizialmente appare come una figura autoritaria profondamente interessata all’unicità di Alina e al messaggio di speranza che lei porta con sé; il leader di una comunità emarginata dal pregiudizio e dalla paura di chi preferisce ignorare anziché conoscere. Con il tempo scopriamo tuttavia che la protezione dei propri simili e l’attenzione che riserva ad Alina sono motivate da un radicato spirito di vendetta e da un’inarrestabile sete di potere. Aleksander è infatti la sola causa dell’oscurità che divide ed incombe su Ravka: ferito dall’ingiusta uccisione della sua amata per mano dei soldati del Re e risentito dell’ingratitudine che quest’ultimo dimostra nei confronti del suo inestimabile potere, Aleksander diventa infatti l’accidentale creatore della Faglia. Mentendo sulla sua età, per secoli nasconde la sua vera identità e si dice ferito dagli errori dell’Eretico Nero che – nel creare la Faglia – ha condannato l’intera comunità Grisha ad una vita di esclusioni e calunnie; racconta ad Alina di volerla aiutare a padroneggiare il proprio potere sia per distruggere quel muro di oscurità che divide il loro mondo, sia per restituire alla comunità Grisha la dignità di cui l’Eretico Nero li ha privati. Tuttavia queste sono tutte bugie con cui Aleksander manipola ogni piccola debolezza di Alina per conquistarne astutamente la completa fiducia. Dopodiché, il suo unico, reale obiettivo rimane quello di espandere il suo potere e distruggere tutti coloro che abbiano mai osato dubitare di lui e della sua specie.

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Kaz Brekker: Serpeverde

A Kaz è concesso il lusso di unirsi alla Casa di Serpeverde senza l’onere di dover portare alta la reputazione della sua famiglia. In mezzo a tutta la nobiltà di cui la sua Casa si vanta, il suo nome significa poco e niente alle orecchie dei più. Kaz si dedica principalmente allo studio – in cui sceglie di eccellere per se stesso, se non per i suoi antenati – ma riesce comunque ad attirare l’attenzione scegliendo come migliori amici una banale Tassorosso ed un fastidiosissimo Grifondoro.

Perché Serpeverde? Kaz vive la sua vita saltando da un’attività illecita all’altra con l’aiuto dei suoi fidati Corvi, Jesper e Inej. Nonostante la sua astuzia e il suo spiccato spirito d’osservazione lo rendano l’indiscutibile mente dietro ad ogni loro piano, Kaz si lega a Jesper ed Inej inizialmente per stima dei rispettivi impareggiabili talenti (“Io investo solo nei pezzi unici”). Col tempo però Kaz si affeziona sinceramente ai suoi compagni, che non considera più semplicemente seguaci, bensì una vera e propria famiglia. Fatica a confessare il suo sincero affetto nei loro confronti, ma percependo la frustrazione di Inej – pronta a lasciarlo per la sua freddezza e il suo apparente opportunismo – si convince ad aprirsi almeno con lei: “I corvi non ricordano solo i volti di chi gli ha fatto un torto, ricordano anche quelli che sono stati gentili. Si dicono l’un l’altro di chi avere cura e da chi stare in guardia. Nessun santo ha mai vegliato su di me. Non come hai fatto tu.”
L’esclusiva lealtà e il singolare ingegno sono i tratti che rendono Kaz davvero Serpeverde, molto più del suo disprezzo per le regole, per quanto distintivo esso sia. Protegge i suoi Corvi anche quando loro stessi non se ne rendono conto (cede segretamente il suo club ad Heleen in cambio della libertà di Inej), ma ciò non significa che si accolli tutto il lavoro duro… anzi, non perde occasione di chiamarsi fuori dalle attività più faticose usando il suo zoppichio come scusante.

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Jesper Llewellyn Fahey: Grifondoro

Jesper non è mai solo ad Hogwarts: certo, tutti ne desiderano la compagnia, ma lui per primo detesta la noia e preferisce di gran lunga avere sempre un piccolo circolo di persone intorno, da intrattenere e con cui intrattenersi. “Ogni tanto potresti intrattenerti studiando,” gli suggerisce quasi quotidianamente Kaz. Ma perché dedicarsi ai libri quando si possono attirare piatti dalle cucine, colpirne il maggior numero possibile con qualche incantesimo di Difesa… e ovviamente ripararli e restituirli quando le giornate sono troppo belle per finire – ancora una volta – in punizione?

Perché Grifondoro? Jesper è sicuramente il più spavaldo ed egocentrico dei Corvi. La sua abilità con la pistola – da lui ostentata quasi come una forma d’intrattenimento per chi lo osserva – cattura l’attenzione di Kaz, che lo assolda per portare a termine la maggior parte dei suoi piani.
Anche nelle situazioni più critiche Jesper trova sempre il modo di divertirsi, come se non prendesse mai nulla sul serio, certo di trovare sempre una via d’uscita da qualsiasi guaio. Se Kaz ed Inej sono le menti del gruppo, lui è l’esecutore che si affida – a volte troppo ciecamente – alla fortuna da cui è convinto di essere pedinato. Sicuro di dimostrare meno anni della sua età, il suo ego subisce un brutto colpo quando scopre (ripetutamente) di sembrare in realtà più vecchio e anche se in alcuni momenti il suo coraggio vacilla (per esempio mentre attraversa la Faglia per la prima volta) gli basta affidarsi alle sue fidate pistole per sentirsi subito più protetto.
Infine – contrariamente ai suoi compagni, più introversi e taciturni – Jesper non nasconde mai il suo affetto per loro: “l’avidità non è una buona motivazione, la vera ricchezza sono gli amici che ti fai lungo la strada.”

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Inej Ghafa: Tassorosso

Inej nutre una profonda passione per la Divinazione, che non considera affatto una materia inutile. Quasi nessuno riesce a comprenderne il motivo, tuttavia nessuno oserebbe mai deriderla per questo… sia per via della sua indole così pacata, altruista e vagamente ingenua, sia per non correre il rischio di infastidire Kaz e Jesper, i suoi fedelissimi ma insofferenti migliori amici. Spinta proprio dal loro incoraggiamento, Inej si unisce alla squadra di Quidditch come Cercatore, regalando alla sua Casa alcune delle più soddisfacenti annate sportive che i Tassorosso ricordino.

Perché Tassorosso? Terzo membro dei Corvi, la bussola morale di Inej è senza dubbio la più equilibrata del trio. Nonostante sia schiava del Serraglio (un bordello da cui Kaz decide di sottrarla), Inej è in realtà una ragazza molto religiosa, che crede in un potere divino e si rifiuta di uccidere, per qualsiasi motivo.
Vive nel costante timore di dover tornare al Serraglio e tenta di convincere Kaz a salvare altre ragazze dalla schiavitù. Nonostante inizialmente dubiti di lui, gli rimane leale aiutandolo nei suoi piani e seppure desideri seguire Alina per proteggerla, sceglie di restare con i Corvi semplicemente perché Kaz le chiede di rimanere.
È proprio lui a dire di Inej che sia “l’unica di noi che crede in una forza superiore”: entrambi assistono ad una delle prime manifestazioni del potere di Alina, un potere ritenuto leggendario per secoli in tutta Ravka; tuttavia, mentre Kaz rimane razionale al riguardo, Inej ne rimane ammaliata, riconoscendo in Alina una letterale santità destinata a stravolgere per sempre il mondo come lei stessa lo ha conosciuto fino a quel momento.
Paziente, sincera, giusta e sognatrice almeno quanto la sua vita riesce a concederle, Inej è assolutamente la principale fonte di umanità nel trio.

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Nina Zenik: Corvonero

Il Cappello Parlante le aveva a malapena sfiorato i capelli quando ha annunciato che Nina appartenesse alla Casa di Corvonero… Certo, è rumorosa e testarda quanto un Grifondoro, ma dopotutto persino la sua irriverenza è geniale e il Cappello l’ha capito. Grazie alla sua famiglia ha avuto la fortuna di visitare quasi tutte le altre scuole di magia sparse per il mondo e nonostante i membri delle altre Case la trovino logorroica fino allo sfinimento, per i suoi compagni di dormitorio è un piacere riunirsi per ascoltare i suoi racconti.

Perché Corvonero? Nina è una Spaccacuore, una Grisha con la capacità di manipolare e percepire il flusso sanguigno e il battito cardiaco di un’altra persona. Questa sua abilità può essere una parziale giustificazione della perspicacia che la contraddistingue. Infatti Nina – che nella serie vediamo interagire principalmente con Matthias – riesce a mettere spesso e volentieri in imbarazzo il suo compagno di viaggio proprio grazie alla sua capacità di trapassare la corazza di virilità e testardaggine che lui indossa costantemente.
I due appartengono a razze storicamente in guerra l’una contro l’altra, ma Nina non mette a freno nemmeno per un secondo la sua personalità davanti a Matthias, nemmeno dopo aver appurato che la sua dirompente libertà di parola, di pensiero e di costumi lo mettano profondamente a disagio. Nina non nasconde se stessa nemmeno in prigionia e tenta numerose volte di far comprendere a Matthias come la rivalità tra i loro popoli sia erroneamente basata su inutili pregiudizi e timori infondati. Fluente in ben sei lingue diverse, Nina non si lascia mai prendere dal panico, individuando sempre la via d’uscita più semplice a patto che questa non la obblighi a svendere se stessa.

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Matthias Helvar: Grifondoro

Dall’aria minacciosa e vagamente stupidotta, durante le prime settimane ad Hogwarts Matthias – di origini Babbane – non interagisce con i membri delle altre Case. È infatti convinto che quella sia semplicemente la regola: “Perché preoccuparsi di separare tavoli e dormitori, se non per impedirci di socializzare tra noi?” Fortunatamente i suoi compagni gli vengono in aiuto, mettendo presto fine alla sua assurda condotta.
Data la sua imponente corporatura, diventa poi semplicemente una scelta obbligata come nuovo Portiere della squadra di Quidditch, nonostante trascorra le prime partite a superare la propria goffaggine a cavallo di una scopa, agevolando la vittoria delle squadre avversarie.

Perché Grifondoro? Matthias è nativo di Fjerda, una regione a nord di Ravka i cui abitanti si distinguono per violenza ed ostilità, in particolare nei confronti della comunità Grisha. È un ragazzo muscoloso e scorbutico, tuttavia è l’unico a premurarsi di portare del cibo a Nina quando la sua nave la fa prigioniera. Sebbene inizialmente usi questo sotterfugio per ottenere risposte dalla ragazza, le permette di mangiare anche quando lei rifiuta di rispondere alle sue domande. La moralità di Matthias diventa poi evidente quando il capitano della nave gli ordina di uccidere tutti i prigionieri nel caso in cui la tempesta che stanno attraversando diventi indomabile. Seppure indottrinato dalla cultura razzista e senza scrupoli della sua gente, Matthias dimostra invece una certa sensibilità e un’insolita curiosità per un mondo e un popolo a lui preclusi soltanto a causa della sua educazione. In realtà invidia la spregiudicatezza di Nina e la sua noncuranza degli standard, ammira – pur faticando a comprenderlo – il suo rifiuto nel tenere a freno la lingua e il suo coraggio di essere sempre se stessa. Nonostante inizialmente detesti il modo in cui la ragazza si diverte a ridicolizzare la sua fiera virilità, Matthias permetterà al suo cuore di aprirsi, rivestendosi però nuovamente di uno spesso strato di ghiaccio quando penserà di essere stato tradito.

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