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Community è una serie tv creata da Dan Harmon e andata in onda dal 2009 al 2014. Considerato uno show per nerd, viene spesso messo in contrapposizione con il ben più celebre Big Bang Theory, creando delle vere e proprie fazioni opposte.

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Jeffrey Tobias “Jeff” Winger: Grifondoro

Jeff nasce in una famiglia Babbana, ma per parecchie settimane durante il suo primo anno si finge Purosangue, in parte per evitare il giudizio dei suoi compagni, in parte nella speranza di far parlare di sé. Il suo nome è infatti sconosciuto a coloro che fanno davvero parte della comunità magica dalla nascita, il che dà a Jeff l’occasione di elaborare un’intricata bugia su come abbia trascorso la maggior parte della sua infanzia all’estero. Fa presto amicizia con un singolare gruppo di studenti che pur appartenendo a diverse Case sembrano prendersi genuinamente cura l’uno dell’altro e questo lo convincerà a confessare la verità, incurante di quel giudizio che lo spaventava inizialmente.

Perché Grifondoro? Jeff viene costretto dalle sue stesse malefatte ad iscriversi all’università: per anni ha infatti finto di essere un avvocato qualificato, solo per poter godere dello status e delle comodità che quella carriera permette. Una decisione fortemente Serpeverde, maturata però dalla consapevolezza del proprio innato carisma. Jeff diventa infatti il papà all’interno del gruppo di studio, grazie ai suoi efficientissimi discorsi motivazionali e anche a quella sincera cura che mostra nei confronti dei suoi compagni. Sebbene inizialmente Jeff finga di non provare alcun interesse verso il resto del gruppo, quella maschera cade molto presto, tanto che – di fronte alla possibilità di riprendere la sua carriera di avvocato fatta di arroganza, vizi ed egoismo – si renderà conto di essere profondamente cambiato e di preferire invece una vita costellata di lealtà ed onesto, sano divertimento in compagnia della sua nuova famiglia. Non gli importa mai eccessivamente dello studio, fa il minimo indispensabile per assicurarsi di non rimanere indietro con gli esami ed andare avanti con la sua vita il prima possibile; le ricadute Serpeverde si ripresentano occasionalmente, tuttavia – nel profondo – Jeff non sopporta di ferire o deludere chi gli sta intorno.

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Britta Perry: Tassorosso

Di origini Babbane, Britta arriva ad Hogwarts piena d’entusiasmo e curiosità. Trascorre ogni singolo minuto intavolando conversazioni con chiunque le capiti intorno, ansiosa di assimilare più nozioni possibili – il prima possibile – riguardo alle materie scolastiche, ma anche al mondo della magia intero. Purtroppo per lei, scoprirà di non essere affatto portata per gli incantesimi e le pozioni, al punto da far temere alla maggior parte dei suoi compagni di stare seduti vicino a lei durante le lezioni. Il suo vero talento verrà a galla soltanto al terzo anno, quando scoprirà di essere dotata di una vera e propria empatia per qualsiasi essere vivente, scoprendo così una vera vocazione per Cura delle Creature Magiche.

Perché Tassorosso? Per quel suo modo di risucchiare il divertimento da ogni situazione nel tentativo di essere invece d’aiuto, Britta viene soprannominata “buzzkill”. È un’appassionata animalista ed ambientalista, tuttavia non approfondisce mai la propria conoscenza negli ambiti che pure le interessano; raccoglie qualche nozione approssimativa in merito e pretende di essere considerata un’esperta semplicemente sulla fiducia. Questo suo tipo di superficialità la porta spesso a combinare casini, tanto da portare i suoi compagni ad utilizzare il nome “Britta” come sinonimo di “rovinare qualcosa”.
Sebbene inizialmente possa apparire una perfetta Grifondoro che ha preferito l’avventura alla realizzazione accademica e che sta semplicemente antipatica alla maggior parte delle ragazze proprio perché appare sempre più bella e realizzata di loro, Britta in fondo è una stupidotta insicura, ma dotata di una profonda sensibilità. Raramente resta ferma sulle sue posizioni, specialmente se queste rischiano di isolare lei o di offendere il prossimo. Se Jeff è il padre del gruppo, lei è senza dubbio la mamma, sempre pronta a supportare i suoi amici con infinita dolcezza.

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Abed Gubi Nadir: Corvonero

L’inarrestabile mente di Abed gli rende impossibile controllare i suoi istinti magici prima di arrivare ad Hogwarts. Privo dell’educazione necessaria a tutti i maghi per poter tenere a bada i proprio poteri, Abed non poteva venire lasciato solo in una stanza nemmeno per un minuto, senza che gli oggetti levitassero, sparissero o ahimè, esplodessero. Giunto al Castello, tutto ciò si tramuta in istantaneo apprendimento anche delle nozioni più complicate e ovviamente una media di voti irraggiungibilmente alta. Questo provoca le invidie di alcuni compagni ed Abed ne è perfettamente consapevole, tuttavia sceglie di concentrarsi sui suoi veri amici, senza mai preoccuparsi di nascondere i propri successi per venire accettato.

Perché Corvonero? Non è possibile stendere una lista esaustiva dei motivi per cui Abed sia Corvonero ad occhi chiusi. È senza dubbio dotato di un’intelligenza fuori dal comune che gli consente di analizzare ogni situazione con estrema precisione; la singolarità della sua mente consiste però anche nella sua capacità di considerare probabile l’improbabile. Le sue assurde ipotesi portano spesso i suoi amici a trattarlo con accondiscendenza, la quale – a seconda del caso – si manifesta sotto forma di pena oppure fastidio. Non importa però quanto inverosimile siano le analisi di Abed, le sue conclusioni si rivelano sempre, infallibilmente corrette.
Il gruppo tenta innumerevoli volte di aiutarlo a comportarsi “normalmente”, non tanto per pregiudizio, bensì per affetto: è indubbio che l’atteggiamento apertamente singolare di Abed rappresenti spesso un ostacolo nei suoi rapporti umani. Tuttavia, anche in quei momenti, lui riesce perfettamente a prevedere l’esito dell’impresa e lascia i suoi amici assolutamente liberi di aiutarlo, consapevole che prima o poi si renderanno conto di non averne affatto bisogno. Mentre il mondo intero si preoccupa di rendere Abed meno strano, nessuno si rende conto di come lui se ne stia già seduto su un gradino più alto, consapevole di quanto il mondo migliorerebbe se si abbandonassero le convenzioni e si adottassero i suoi metodi.

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Shirley Anne Edwards: Grifondoro

Shirley è una studentessa esuberante, che vuole assolutamente essere riconosciuta come la prima della classe senza però dover rinunciare al divertimento. Si unisce alla squadra di Quidditch come Cacciatrice, non tanto per passione, bensì perché convinta di diventare automaticamente popolare grazie a quel ruolo. Tuttavia non trascorre abbastanza tempo sui libri per alzare la sua media, il Quidditch si rivela uno sport ben più impegnativo di quel che le era sembrato e come se non bastasse, la sua presunzione la fa risultare scostante agli occhi dei compagni, i quali non tengono particolarmente a fare amicizia con lei. Shirley però non si lascia affatto abbattere e prende invece a trattare gli altri studenti come se fossero indubbiamente soltanto loro a perderci.

Perché Grifondoro? Shirley è una madre e casalinga che decide di rimettersi in gioco in seguito al divorzio. Nella vita coniugale si è infatti sempre dedicata esclusivamente ai figli e al marito, tuttavia quando si ritrova single e scossa dal tradimento, sceglie di rivendicare uno spirito di ambizione che aveva soppresso fino a quel momento.
Shirley è anche una devota Cristiana praticante e si lascia spesso guidare dalla sua fede nelle scelte personali; allo stesso tempo però, la sua devozione la riempie di pregiudizi nei confronti del prossimo, arrivando spesso a trarre conclusioni sbagliate riguardo a persone o situazioni. In sostanza, Shirley è il classico genere di persona che si fiderebbe o meno di qualcuno in base agli abiti che indossa. Insieme a Pierce è la più vecchia del gruppo, ma detesta che ciò le venga ricordato e anzi, spesso modifica il proprio atteggiamento per apparire più giovane, più stimolante, più simpatica. Al tempo stesso vorrebbe però che la sua esperienza la facesse apparire agli altri come un punto di riferimento e la spalla preferita di chiunque. Non sopporta di venire esclusa e – per sua stessa ammissione – usa spesso il senso di colpa per punire chi la delude.

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Annie Edison: Corvonero

Nata da genitori Babbani, Annie non ha affatto un bel ricordo delle scuole che ha frequentato prima di ricevere la lettera per Hogwarts. Leggere ed imparare sono alcune delle sue attività preferite, però sono anche motivo di scherno da parte degli altri bambini. Per lei Hogwarts è un’occasione di riscatto: quando il Cappello la smista in Corvonero – la Casa dei più intelligenti e curiosi – Annie sente finalmente di poter essere apertamente se stessa. Stringe amicizia con alcuni studenti di altre Case, il cui disinteresse per lo studio a volte la infastidisce, ma rimangono comunque gli amici più sinceri che abbia mai avuto.

Perché Corvonero? Al contrario di Abed, Annie è una Corvonero che non può fare a meno di programmare ogni passo: “Non sono una persona tranquilla, io guardo avanti, mi preparo, non improvviso la mia vita.” Questo bisogno viscerale di sapere tutto e avere sempre tutto sotto controllo le causa addirittura un esaurimento nervoso negli anni del liceo, tuttavia anche al college rimane una studentessa modello, l’unica che si preoccupa effettivamente dello studio nel “gruppo di studio”.
Annie è anche molto indipendente: vive da sola nel peggior quartiere della città (dove ha elaborato svariati metodi per non rimanere vittima della criminalità che brulica nella zona), però non chiede aiuto a nessuno e anzi, i suoi amici vengono a scoprirlo per puro caso. Si premura sempre di far sentire chiunque a proprio agio e se anche l’atteggiamento di un’altra persona le insinua qualche dubbio, preferisce indagare prima di ripararsi dietro ad una diffidenza gratuita ed infondata. Non è un caso che Annie sia il membro del gruppo – immediatamente dopo Troy – che meno fatichi a comprendere Abed.

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Troy Barnes: Tassorosso

Figlio di un campione di Quidditch di cui ha ereditato il talento, il futuro di Troy sembra segnato. Quello che non molti sanno però, è che Troy non ami affatto lo sport. Per lui è infatti una fortuna che gli studenti del primo anno non possano far parte della squadra della propria Casa. Ed è proprio in quel primo anno che stringe amicizia con Abed, un Corvonero dalla personalità diametralmente opposta alla sua, ma grazie al quale riesce a lasciarsi alle spalle il peso delle aspettative deluse per concentrarsi invece sulle passioni che – sorprendentemente – accomunano i due.

Perché Tassorosso? Al liceo Troy era il quarterback della squadra di football, pieno di talento e destinato ad una stellata carriera sportiva. Peccato che l’intera personalità di Troy al liceo fosse un’elaborata, faticosa bugia. Lui in realtà ha talmente paura di deludere le aspettative o di rimanere bloccato in una vocazione non sua, che decide persino di infortunarsi in segreto per annientare sul nascere il suo futuro nello sport agonistico. Il vero Troy è un ragazzo solare, allegro, con una passione smodata per film e telefilm, sorprendentemente ingenuo ma ferocemente leale e sensibile. Trova in Abed una vera e propria anima gemella, un compagno perfettamente complementare: Abed gli insegna la libertà di essere se stessi, mentre Troy lo supporta quando il mondo esterno diventa troppo complicato. Insieme navigano gli anni del college tra infinite battaglie di paintball, chilometrici fortini di cuscini e metaforiche sedute di psicanalisi giocando a “il pavimento è lava”. L’idolo di Troy è Levar Burton, il quale però si rifiuta di incontrare per paura di rimanerne deluso; anche quando Pierce riesce a combinare un incontro, Troy viene colto da un esaurimento che lo lascia stremato dall’emozione e intrappolato in uno stato catatonico.
Come tralasciare infine la passione di Troy per il cibo?
“Se mi svegliassi e fossi diventato una ciambella…”
“Ti divoreresti.”
“Senza dubbio.”

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Piercinald Anastasia “Pierce” Hawthorne: Serpeverde

Pierce sa già di non essere all’altezza della reputazione della sua importantissima famiglia, suo padre non ha fatto che ricordarglielo ogni giorno della sua vita. Questo non gli impedisce di tentare almeno di dimostrare quanto la sua famiglia si sbagli su di lui. Si impegna sinceramente nello studio e stringe amicizia con alcuni degli studenti più popolari e rispettati del Castello, inizialmente soltanto per poter sfruttare la loro popolarità a proprio favore. Col tempo però quel gruppo diventerà l’unico a prestargli davvero attenzione, il che lo convincerà ad abbandonare ogni tentativo di sorprendere suo padre per dedicarsi invece a chi lo ha sempre accettato per la persona che semplicemente è.

Perché Serpeverde? Pierce non si integra mai completamente nel gruppo. Nonostante gli innumerevoli tentativi degli altri membri di andare incontro alla sua personalità ed accettarne pregi e difetti, lui rimane sempre scostante, diffidente, spesso semplicemente meschino (per esempio finge un’overdose soltanto per potersi vendicare del fatto che i suoi compagni non lo prendano sul serio). Pierce è apertamente (e forse inconsapevolmente) razzista ed omofobo, ma quando qualcuno glielo fa notare si dimostra irascibile ed arrogante.
Segnato dal rapporto turbolento col padre, il quale non nasconde mai il suo sdegno per aver messo al mondo un figlio – a parer suo – nemmeno lontanamente all’altezza della reputazione di famiglia, Pierce non ha mai imparato ad esprimere affetto e stima anche quando li prova sinceramente. Per questo motivo i suoi compagni rimangono alquanto sorpresi nello scoprire di aver trovato spazio nel suo testamento…nonostante anche l’ultimo, postumo regalo di Pierce sia evidente frutto del suo smisurato ego e della sua totale mancanza di tatto.
Tende spesso ad esagerare le sue abilità, tuttavia Pierce possiede un vero fiuto per gli affari, che metterà al servizio di Shirley, dimostrando così di saper fare di tutto per supportare quelle pochissime persone a cui tiene sinceramente.

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