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Elf – Un elfo di nome Buddy (Elf) è un film americano del 2003, diretto da Jon Favreau. Nel 2007 è stato tratto un musical da questo film, intitolato Elf – The Musical.

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William “Buddy” Hobbs: Tassorosso

Buddy appartiene inconsapevolmente ad una famiglia magica, ma viene adottato da un Babbano quando è ancora in fasce. Quando riceve la sua lettera per Hogwarts, accoglie la notizia con un misto di dispiacere all’idea di dover lasciare il suo padre adottivo ed una contagiosa eccitazione per la nuova avventura che lo attende. Durante le lezioni, la meraviglia del ritrovarsi immerso in un mondo magico lo distrae dal concentrarsi sugli studi, ma compensa le sue lacune accademiche con una dilagante allegria ed una generosità impossibile da ignorare.

Perché Tassorosso? Buddy cresce senza conoscere altro all’infuori dell’ottimismo e della dedizione degli elfi di Babbo Natale. Nonostante riconosca di non possedere il talento innato per i regali di Natale di cui chiunque al Polo Nord sembra essere dotato, Buddy compie il suo lavoro con grande entusiasmo e determinazione, dispiaciuto di rallentare involontariamente la produzione del laboratorio di Babbo Natale. Quando scopre di essere l’unico all’oscuro delle proprie vere origini, ne rimane ferito; tuttavia non incolpa minimamente il suo padre adottivo, rimanendogli profondamente grato per averlo cresciuto circondato da così tanto amore e supporto.
Dopo aver incontrato Walter, il suo vero padre, Buddy non pensa ad altro se non a ricoprirlo di regali, riempire le giornate con le più divertenti attività ed aiutarlo anche nelle più piccole cose, come ad esempio rispondere al telefono del suo ufficio nonostante Walter sia seduto esattamente davanti alla cornetta. Il solo desiderio di Buddy è rendersi utile, anche se spesso la sua innocente onestà e la sua vivacità causano disastri più che risultare d’aiuto. Goloso di tutto ciò che contenga zucchero ed impareggiabile nelle decorazioni natalizie, lo stesso Babbo Natale ammette che Buddy sia più elfo di chiunque altro.

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Jovie: Tassorosso

L’idea di frequentare una scuola affollata come Hogwarts, dove la maggior parte delle giornate sono vissute in condivisione con degli estranei, turba le aspettative di Jovie. Il suo piano è quello di partecipare alle conversazioni soltanto se interpellata e rifugiarsi nella quiete della biblioteca ogni qual volta ne abbia l’occasione. Purtroppo per lei, la sera stessa del suo Smistamento le capita di sedersi vicino a Buddy, di gran lunga lo studente più entusiasta dell’intera scuola. Sebbene Jovie tenti di resistere alla trascinante esaltazione del suo compagno, ben presto ne rimane contagiata ed impara a godersi proprio quello spirito di condivisione che tanto temeva in principio.

Perché Tassorosso? Jovie è una ragazza schiva, che non ama affatto essere messa al centro dell’attenzione, bravissima a mimetizzarsi sullo sfondo. I suoi tentativi di nascondersi al mondo sono però completamente vani davanti all’entusiasmo di Buddy, il quale riesce ad infonderle abbastanza fiducia da convincerla a rivelare il lato più dolce e generoso di se stessa. Nonostante una delle prime frasi che Jovie rivolge a Buddy sia “Per favore, smetti di parlarmi”, non pronuncia quelle parole per imbarazzo o pregiudizio nei confronti della stranezza del suo nuovo collega; Jovie non tenta di respingere Buddy perché non vuole essere vista con lui o perché detesti il prossimo, bensì è talmente introversa da preferire l’anonimato più assoluto. Per esempio, possiede “la voce più meravigliosa in tutto il mondo”, tuttavia si rifiuta di cantare davanti ad anima viva…a meno che non venga messo a repentaglio lo spirito natalizio. Sebbene non dimostri l’entusiasmo di Buddy nei confronti del suo lavoro, svolge ogni sua mansione con impegno e precisione, senza mai ribellarsi ai fastidiosi atteggiamenti del suo capo.

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Walter Hobbs: Grifondoro

Al suo arrivo ad Hogwarts, Walter è un bambino ambizioso ed appassionato, la cui competitività prende però spesso il sopravvento. In poco tempo i suoi compagni cominciano a trovarlo fastidioso ed antipatico, uno studente da non temere, ma da tenere ad una certa distanza. Fortunatamente per lui, Walter capisce molto presto di detestare questa sua involontaria reputazione e si adopera per assicurarsi che i suoi compagni vedano il lato più altruista ed onesto di lui.

Perché Grifondoro? È vero, il nome di Walter è sulla lista dei cattivi, tuttavia non è difficile intravedere tracce di rimorso o dispiacere dietro alle sue azioni apparentemente più egoiste. È certamente impulsivo e testardo, spesso alza la voce e finisce col dire parole che non pensa davvero, ma ogni volta che si rende conto di aver accidentalmente ferito qualcuno con la sua istintività, non lascia mai trascorrere troppo tempo prima di scusarsi.
Sul posto di lavoro interpreta il ruolo dell’inflessibile e sua moglie Emily non gli nasconde di trovarlo talvolta assente, tuttavia Walter continua a trattare i suoi assistenti con ferma pazienza (e un pizzico di celata riconoscenza) e non serba rancore ad Emily per la sua scomoda onestà. Anzi, quando Michael compare alla sua porta per chiedergli aiuto nel ritrovare Buddy, Walter coglie immediatamente l’occasione per dimostrare di saper mettere i propri cari sopra alla propria carriera.
In apparenza rigido, ma in realtà molto sentimentale, Walter si ribella ai propri superiori e si propone come esca per distrarre i ranger di Central Park nel tentativo di aiutare i suoi figli a salvare il Natale… a patto che lo facciano senza dire parolacce.

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Michael Hobbs: Grifondoro

Al contrario di suo padre Walter, Michael è molto più interessato all’aspetto sociale e agli svaghi che Hogwarts ha da offrire, anziché ai successi accademici che potrebbe perseguire. Sa bene di non potersi permettere una media deludente se intende evitare i rimproveri dei suoi genitori, ma preferisce applicarsi il minimo necessario nello studio, per poi dedicare il resto della giornata al divertimento. Non è insolito per lui aprire dibattiti in classe quando qualche nozione non gli quadra, ma le sue battaglie preferite avvengono soprattutto sul campo da Quidditch.

Perché Grifondoro? Michael è un ragazzino sveglio, scaltro, smaliziatamente impertinente. Sebbene porti sempre grande rispetto ai suoi genitori, non ha paura a dichiarare la propria delusione nei confronti di suo padre, troppo spesso assente e distante. Spontaneo, deciso e leale, non ci pensa due volte a correre alla ricerca di Buddy dopo aver trovato il suo messaggio di addio e con la stessa impazienza si allontana da Walter quando inizialmente quest’ultimo sembra preferire la sua riunione di lavoro alla richiesta d’aiuto del figlio. Dapprima scettico riguardo all’identità di Babbo Natale, finisce col rubare la lista dei regali per provarne l’esistenza in diretta tv; quando la giornalista non lo prende sul serio, lui la mette facilmente a tacere trovando il suo nome sulla lista e rivelando alle telecamere cosa lei desiderasse da Babbo Natale, per poi alzare la voce quando la donna sceglie di chiudere il collegamento con lo studio per salvarsi dall’imbarazzo. In un primo momento Michael non vorrebbe farsi vedere in pubblico con Buddy, per timore che l’evidente stranezza del fratellastro gli rovini la reputazione; dopo pochissime ore insieme però, Michael riconosce l’invidiabile bontà del suo nuovo amico e decide persino di aiutarlo a fare il primo passo con Jovie… salvandolo dal suo imbarazzante tentativo di corteggiamento come Buddy ha salvato lui da un gruppo di bulli nel parco.

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