a cura di laurasoretta
Luca è un film d’animazione del 2021 diretto da Enrico Casarosa e prodotto dai Pixar Animation Studios in co-produzione con Walt Disney Pictures. Ambientata nella Riviera ligure, la storia e i mostri marini si ispirano agli antichi miti italiani e le tradizioni folkloristiche regionali, in particolare alla Leggenda siciliana di Colapesce.
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Luca Paguro: Corvonero
Luca è cresciuto diviso tra il fascino ed il terrore per il mondo magico. La sua famiglia, infatti, pur di origini magiche, ha deciso di rifiutare la magia per paura e di negare a Luca di praticarla o conoscerla. Ma Luca è un ragazzino troppo curioso, attratto da questo mondo sconosciuto e l’amicizia con Alberto gli dà finalmente l’opportunità di mettere alla prova le sue doti da mago. Grazie ai racconti di Giulia, sogna di frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e seguire le lezioni di Astronomia.
Perché Corvonero? Luca è un ragazzino molto curioso, da sempre affascinato dal mondo degli umani. Nonostante ne sia spaventato, a causa dei racconti terrificanti della madre, Luca è talmente desideroso di conoscere la realtà oltre la superficie, da superare le sue paure. Inizia collezionando piccoli oggetti e finisce per seguire Alberto nelle sue peripezie, pur provando un senso di colpa verso la sua famiglia. Quando questa, scoperto il suo segreto, decide di mandarlo negli abissi con lo zio Ugo, Luca non può accettare quell’esilio e decide di scappare via con Alberto, alla scoperta del mondo. A Portorosso ha l’occasione di imparare sempre nuove cose e resta affascinato dai racconti di Giulia sul cielo e le stelle, tanto da desiderare di frequentare la scuola per saperne sempre di più.
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Alberto Scorfano: Grifondoro
Alberto viene abbandonato dal padre e si ritrova ben presto a dover imparare la magia completamente da solo. Riuscendo a produrre incantesimi casuali, si convince di essere ormai uno stregone eccellente e di non aver bisogno di istruzione. Quando incontra Luca, prova finalmente il piacere di condividere tutto il suo “sapere” con un altro mago ed insieme progettano di costruire un manico di scopa, per poter volare insieme alla scoperta del mondo.
Perché Grifondoro? Alberto ha un motto tutto suo per superare la paura: “Silenzio Bruno” sono le parole che insegna a Luca per zittire quel ‘Bruno’ che non gli permette di affrontare le sfide. Abbandonato dal padre, ha imparato a cavarsela completamente da solo e sembra vivere tranquillamente a metà tra il mare e la superficie, dedicandosi al divertimento. Quando incontra Luca, è contento di avere finalmente qualcuno con cui condividere ogni cosa, gli insegna tutto quello che sa (o crede di sapere) sugli umani e lo spinge a “trasgredire”, seguendo il suo desiderio di scoprire la realtà oltre la superficie. Sogna di montare in sella ad una Vespa con Luca e di girare il mondo, ogni giorno in un luogo diverso, senza limiti e senza regole (Il regolamento è per chi segue le regole!). Diventa scontroso e geloso quando Luca si avvicina a Giulia, riconoscendo nella loro amicizia e nel desiderio di Luca di frequentare la scuola, la fine del loro sogno insieme. Alla fine, però, dimostra di riconoscere quali siano davvero le cose importanti ed è disposto anche a rinunciare al suo sogno, pur di realizzare quello di Luca.
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Giulia Marcovaldo: Grifondoro
Giulia è figlia di un padre mago ed una madre babbana. Convinta che i compagni non vedano di buon occhio le sue origini mezzosangue, Giulia si appassiona al Quidditch, con l’obiettivo di diventare una campionessa ed ottenere il riconoscimento dell’intero Castello.
Non si arrende neanche quando, dopo aver vomitato davanti a tutta la scuola durante la sua partita d’esordio, diventa lo zimbello di Ercole Visconti.
Perché Grifondoro? Giulia è una ragazzina molto competitiva, determinata a vincere ad ogni costo la Portorosso Cup per porre fine al “Regno del terrore” di Ercole Visconti. Non riesce a sopportare la sua arroganza, ma il vero motivo che la spinge a desiderare la vittoria è quello di una rivalsa personale.
Giulia, infatti, spiega a Luca che, vivendo a Genova con la madre, ogni volta che trascorre l’estate a Portorosso con il padre si sente come un pesce fuor d’acqua. Vuole vincere solo per poter guardare tutti gli altri e dire “Ho vinto!”, così da non essere più considerata ‘quella strana e diversa’.
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