a cura di laurasoretta
Coco è un film d’animazione Disney-Pixar del 2017, diretto da Lee Unkrich e co-diretto da Adrian Molina. Ambientato durante la festività del Dia de Los Muertos messicano, il film ha avuto diversi elogi e riconoscimenti, tra cui i premi Oscar 2018 come miglior film d’animazione e miglior canzone (Remember me).
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Miguel Rivera: Corvonero
Miguel è cresciuto in un piccolo villaggio magico e non ha mai conosciuto i babbani. La sua bis-bis-nonna Imelda, infatti, ha tramandato alla famiglia una vera e propria repulsione verso tutto il mondo non magico ed un’infinità di pregiudizi nei confronti dei mezzosangue. Ma Miguel è sempre stato attratto dal mondo babbano e, a scuola, si appassiona a Babbanologia, con grande disappunto di sua nonna Elena.
Un giorno, per caso, trova un Incantesimo per poter comunicare con i morti ed è così che scopre che il suo bis-bis-nonno era un mezzosangue.
Perché Corvonero? Miguel è un sognatore, che aspira a diventare un musicista. Soffre terribilmente il fatto che la sua famiglia abbia bandito la musica dalla loro vita, sentendosi come vittima di una maledizione, e questa sua passione lo fa sentire ‘diverso’. Non è interessato a portare avanti l’azienda di famiglia, ma vuole inseguire la musica e coltiva la sua passione di nascosto, nella soffitta di casa, dove ha imparato a suonare ispirandosi al suo idolo Ernesto De La Cruz. Quando scopre il suo legame di sangue con il più grande musicista di tutti i tempi, sembra finalmente comprendere il significato di quel sentimento verso la musica che lo ha accompagnato da sempre e capisce di non poter rinunciare a quello che non è soltanto un sogno, ma una vera e propria vocazione.
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Héctor Rivera: Tassorosso
Héctor proviene da una famiglia babbana, ed è un ragazzo buono ed ingenuo. A Hogwarts stringe amicizia con Ernesto De La Cruz, con il quale condivide molte passioni, tra cui il Quidditch e la musica.
Insieme, infatti, entrano a far parte del Frog Choir e Héctor compone per loro il brano “Double Trouble”, erroneamente attribuito e De La Cruz, in futuro.
Perché Tassorosso? Uno dei tratti più distintivi di Héctor è sicuramente il suo amore verso la famiglia. Dopo la morte, infatti, prova in ogni modo a tornare dalla sua Coco per poterla rivedere, attendendo il momento in cui saranno di nuovo insieme. Non mostra di essere particolarmente arrabbiato per il fatto che Ernesto si sia appropriato illecitamente delle sue canzoni, né interessato a riprendersi la fama che gli spetta, ma ogni sua azione gira intorno alla famiglia (“Non ho scritto ‘Ricordami’ per il mondo, io l’ho scritta per Coco”). La musica, infatti, era per lui uno strumento per esprimere i propri sentimenti e l’amore verso i suoi cari ed era persino disposto a rinunciare al successo per poter tornare da loro. Tra la fama e la famiglia, lui avrebbe scelto sempre la famiglia. È per ingenuità che non capisce di non essere morto accidentalmente, ma di essere stato avvelenato dal suo amico e – nonostante egli gli abbia successivamente rubato tutto – Héctor non se ne rende conto finché Miguel non lo mette davanti al fatto compiuto. Nonostante un’intera esistenza a cercare di rivedere la sua Coco, alla fine, è disposto a sacrificarsi e scomparire per sempre, pur di salvare Miguel e farlo tornare in vita.
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Imelda Rivera: Serpeverde
Imelda non ha mai avuto pregiudizi nei confronti dei babbani e, ad Hogwarts, si innamora di Héctor, un mezzosangue figlio di babbani, ascoltando con interesse i suoi racconti del mondo non magico.
Ma non appena, subito dopo sposata, viene abbandonata dal marito, decide di respingere qualsiasi cosa che non abbia a che fare con la magia ed inizia a covare un astio tutto nuovo nei confronti dei non maghi, che tramanderà per diverse generazioni.
Perché Serpeverde? Abbandonata dal marito e con una bambina molto piccola, Imelda non si lascia prendere dallo sconforto, ma si rimbocca le maniche e inizia a costruire un florido futuro per sé e per la sua famiglia. Non c’è tempo per crogiolarsi del dolore, ma la rabbia ed il risentimento la trasformano in una donna severa e rigida, carattere che la accompagnerà fin dopo la morte. Reagisce alla sofferenza cercando di cancellare per sempre non solo l’uomo che lei crede l’abbia abbandonata, ma persino la cosa che più glielo ricorda: la musica. Qualsiasi forma di musica viene bandita per generazioni nella sua famiglia, impegnata invece a portare avanti la calzoleria.
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Socorro “Coco” Rivera: Tassorosso
Quando Coco viene smistata in Tassorosso, sua madre Imelda non sembra prenderla molto bene, poiché quella era proprio la Casa dell’uomo che l’ha abbandonata. Coco, invece, è molto felice di quel legame col suo amato padre, del quale conserva ancora una foto durante una partita di Quidditch della scuola e le tante pergamene inviatele via gufo durante i suoi viaggi.
Perché Tassorosso? Poco si conosce della sua vita o personalità, ma Coco ci viene presentata come una vecchietta dolce e mite, che ascolta con pazienza i racconti vivaci del pro-nipote. Senza togliersi mai quel dolce sorriso dal viso, dimostra di non aver mai dimenticato o odiato suo padre per averla abbandonata – nonostante i racconti della madre Imelda, che lo ritraevano come il peggiore degli uomini – ed è sempre rimasta nella speranza di rivederlo, un giorno. La dolce Coco lo ha sempre portato nel cuore, conservando le sue lettere e la sua fotografia e senza mai dimenticare le parole della canzone Ricordami, che l’uomo le cantava tutte le sere.
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Ernesto De La Cruz: Serpeverde
Acclamato ed ammirato da tutta la scuola, Ernesto è riuscito a raggiungere tutti i suoi traguardi scolastici e la popolarità solo grazie all’aiuto del suo amico Héctor. Tuttavia, Ernesto non si dimostra molto riconoscente, cercando in ogni modo di nascondere il talento del compagno e iniziando anche a documentarsi sull’utilizzo del veleno dello Yuctan, una pianta tossica sudamericana.
Perché Serpeverde? Considerato il più grande musicista di tutti i tempi, Ernesto pensa che per arrivare al successo bisogna essere disposti a qualsiasi cosa. Lui, infatti, ha costruito la sua fama dopo aver ucciso il suo migliore amico ed avergli rubato le canzoni, facendo credere al mondo che fossero le sue. Ernesto è arrogante e prepotente e mai per un attimo prova senso di colpa per quello che ha fatto, anzi, arriva persino a celebrare le sue malvagie azioni, replicando la scena dell’avvelenamento a Héctor in uno dei suoi film. Neanche la morte ferma la sua fame di successo, infatti Ernesto coltiva la sua popolarità anche oltre la morte, tra spettacoli e feste di lusso nel suo ricco palazzo. Pur di mantenere quel suo status quo è pronto ad uccidere Miguel e lasciare che Héctor venga dimenticato per sempre.
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