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Queste Oscure Materie (His Dark Materials) è una serie tv anglo-americana ideata e scritta da Jack Thorne, trasmessa su BBC One e HBO a fine 2019. È tratta dall’omonima trilogia fantasy scritta da Philip Pullman e pubblicata dal 1995 al 2000. Questo Smistamento è basato sulla serie tv, composta da due stagioni e rinnovata di recente per una terza ed ultima.
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Lyra Belacqua: Grifondoro
Figlia dell’insegnante di Rune Antiche, la vita di Lyra ad Hogwarts si preannuncia molto più severa di quel che normalmente spetta agli studenti del Castello. Lyra è però anche una bambina curiosa ed inarrestabile, che scopre presto tutti i segreti della Scuola, riuscendo spesso a svicolare dal controllo di suo padre e degli altri insegnanti per godersi tutte le avventure che Hogwarts offre. Giunta al terzo anno, Lyra sceglie comunque di seguire le lezioni di Rune Antiche poiché – sebbene suo padre sia un professore rigido e pretenzioso – grazie a lui conosce già la materia a memoria, il che le permetterebbe di trascorrere meno tempo a studiarla.
Perché Grifondoro? Lyra è una bambina avventurosa ed indipendente, cresciuta all’interno di un ambiente solenne e rigoroso che stona fortemente con la sua personalità vivace ed affabilmente impertinente. La curiosità non le manca, tuttavia preferisce indirizzarla esclusivamente a qualcosa che la stimoli davvero, utilizzando invece il proprio carisma per evitare i doveri che reputa più noiosi, come lo studio.
Sebbene a volte possa risultare egocentrica e scostante – come quando ignora il suo migliore amico Roger perché troppo interessata alla conversazione con Mrs Coulter – Lyra non riesce proprio a rimanere indifferente alla sofferenza di chi la circonda e si ritiene personalmente responsabile ogni qualvolta non riesca ad evitare loro ulteriori dolori: pur entusiasta della sua nuova vita con Mrs Coulter, non smette nemmeno per un secondo di chiederle come proceda la ricerca di Roger; a Bolvangar, nonostante sappia di correre il rischio di venire per sempre separata da Pan, la sua determinazione nel portare in salvo tutti gli altri bambini non si placa mai e non supererà mai completamente il senso di colpa per non aver protetto Roger nel momento più cruciale della loro avventura.
Naturalmente testarda, il suo percorso rivela una temerarietà che nemmeno lei stessa si era mai attribuita tra le mura del Jordan College. Non sopporta di avere paura tanto quanto detesta che gli adulti le nascondano le cose, tuttavia – per quanto provi a tenere le distanze dalle persone che le hanno mentito – è perfettamente consapevole che “potrei farmi più male non fidandomi di nessuno.”
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Marisa Delamare – Coulter: Serpeverde
Marisa è una ragazza singolare, indiscutibilmente brillante, ma inspiegabilmente inquietante. Dotata di un fascino magnetico, i suoi compagni faticano ad avvicinarsi a lei per via di alcuni peculiari atteggiamenti che la contraddistinguono: per esempio la misteriosa abilità nel preparare un impeccabile Distillato della Morte Vivente ad una giovanissima età o la presunzione di voler fronteggiare un Dissennatore senza ricorrere all’aiuto del suo Patronus.
Perché Serpeverde? Marisa è una donna elegante ed intelligente, avvelenata dalle ingiustizie del mondo in cui è intrappolata. Impenetrabile ed agghiacciante, la sua freddezza è evidente nella sua capacità di potersi separare dal suo Dæmon senza provare il minimo dolore. Nutre infatti profondo risentimento nei confronti della sua scimmia dal pelo dorato, la cui unica colpa è quella di esistere in quanto rappresentazione fisica dell’anima di Marisa, costituendo perciò un inevitabile e costante ricordo di come la coscienza della donna non sia più immacolata e la sua innocenza da lungo tempo spezzata. Questo risentimento nei confronti del suo Dæmon la porta quasi quotidianamente a fargli del male, sfogando su di lui la propria frustrazione per un obiettivo mancato o più semplicemente per noia e malignità.
Nonostante Marisa nasca in una famiglia agiata, per lei è fondamentale arricchire la propria personalità ed affinare il proprio intelletto, costretta tuttavia entro i confini della società misogina a cui appartiene. La sua insoddisfazione non fa che amplificarsi quando varca per la prima volta la soglia del nostro mondo, dove scopre che non soltanto le anime degli umani non sono visibili, ma le donne sono libere di perseguire qualsiasi carriera desiderino. Cinica e letale quando viene minacciata, per Marisa non fa differenza quale vita spezzare per raggiungere i propri scopi, a patto che Lyra e soltanto Lyra sia sempre al sicuro, anche se lontana da lei.
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William Parry: Tassorosso
Will cresce con la madre Babbana, ma è orfano di padre. Per lui è più che una sorpresa arrivare ad Hogwarts e scoprire che non solo il gene magico esistesse già nel suo albero genealogico, bensì che suo padre John sia uno dei Maghi più popolari degli ultimi tempi. Nonostante non si sappia davvero cosa sia capitato a John, Will trascorrerà la maggior parte del suo tempo libero al Castello chino su ogni libro ed articolo di giornale che possa aiutarlo a ricostruire le imprese del padre perduto.
Perché Tassorosso? Una singolare successione di eventi catapulta Will in un mondo parallelo che lui stesso non aveva alcun intenzione di trovare. La priorità del ragazzo è infatti sempre stata quella di prendersi cura della madre Elaine, affetta da preoccupanti problemi di salute mentale in seguito alla morte del marito. A causa dei disturbi della madre, Will viene costantemente preso in giro dai compagni di scuola, tuttavia il ragazzo non sceglie mai di abbandonare i suoi doveri per qualche briciola di popolarità in più. Sebbene il peso di certe responsabilità rischi di gravare fortemente sul suo animo, Will non si lamenta mai, non cede alle provocazioni e riesce sempre a porre il benessere e la serenità della madre in testa alle priorità. Dopo la visita di Carlo, inizia a sospettare che la verità riguardo alla scomparsa di suo padre non combaci con la versione dei fatti di cui lui è a conoscenza; nonostante ciò, Will non si tuffa impulsivamente nell’avventura che gli svelerà l’accaduto…Quando varca per la prima volta la soglia di Cittàgazze, lo fa semplicemente per seguire un gatto. Soltanto in seguito all’incontro con la più audace Lyra, Will inizierà a credere di poter concretamente riabbracciare il padre, il che gli darà la spinta necessaria ad esplorare più attivamente lo strano, impossibile mondo in cui è capitato.
Sensibile, onesto e leale, Will è l’unico capace di fare breccia nella corazza di cui Lyra si riveste dopo la tragica morte di Roger.
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Lee Scoresby: Grifondoro
Lee sa benissimo quali siano le regole al Castello. Quasi tutti i giorni ci prova davvero a restare seduto nella Sala Comune dopo il coprifuoco, a non assecondare Pix, ad andare dritto da un’aula all’altra senza perdersi in scherzi infantili ai danni dei propri compagni… Peccato che creare scompiglio sia semplicemente il suo primario talento. Gli insegnanti gli suggeriscono di unirsi alla squadra di Quidditch nella speranza che lo sport lo aiuti a sfogare sul campo la sua irrequietezza (senza dimenticare che Lee possiede una vera passione per il volo), tuttavia il ragazzo rimane implacabilmente esasperante sia a cavallo di una scopa che a terra. Per tutti e sette i lunghissimi anni ad Hogwarts.
Perché Grifondoro? Lee è semplicemente un avventuriero. Non ha una vera casa, bensì gira il mondo sulla sua mongolfiera, costantemente alla ricerca di esperienze ed incontri che solletichino il suo interesse. Possiede un’altissima considerazione di sé e l’incrollabile convinzione di poter convincere chiunque ad assecondare il suo volere… nonostante il suo Dæmon non faccia che ricordargli quante volte quella tattica non abbia funzionato.
Abilissimo con la pistola quanto è abile ad ubriacare le persone di parole, Lee non uccide mai un avversario se non quando le circostanze gli impediscono di evitarlo e anche in quel caso prova un forte senso di colpa per aver tolto la vita a qualcuno che meritava di vivere esattamente quanto lui.
Nonostante non comprenda appieno quale sia il suo ruolo nel compimento della profezia che riguarda Lyra, Lee abbraccia la propria missione, mettendo molteplici volte e felicemente la propria vita a rischio per proteggere la ragazza, a cui si affeziona velocemente in maniera paterna. Non si dà pace quando crede di aver fallito e nemmeno la distanza fisica da lei lo convincerà a tirarsi indietro dal proprio compito.
Come ennesima prova della sua testardaggine e della sua lealtà, Lee incontra Lyra proprio mentre tenta di aiutare un vecchio amico – l’orso Iorek – a riconquistare la propria dignità come leader dei Panserbjørn, nonostante Iorek stesso dichiari ripetutamente di voler essere lasciato in pace nella propria vergogna.
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Lord Carlo Boreal: Corvonero
Sembra impossibile credere che Carlo non sia di famiglia Purosangue. La sua eleganza, ma in particolare la sua estesa conoscenza di praticamente ogni materia magica farebbero dedurre a chiunque non lo conosca a fondo che lui sia cresciuto nel mondo magico, che abbia potuto apprendere tutte quelle nozioni soltanto ascoltando le persone che lo hanno educato. Invece Carlo nasce Babbano, però la realizzazione che esista un mondo così simile seppure meravigliosamente diverso dal suo stimola la sua curiosità al punto da fargli trascorrere l’intera estate precedente al suo primo anno tra i vicoli di Diagon Alley, a conversare con altri Maghi e a divorare quanti più testi la sua mente e la sua memoria gli permettano di assimilare.
Perché Corvonero? Lord Boreal è un uomo silenzioso, misterioso e distaccato. Per lunghissimo tempo nel corso della serie non è veramente chiaro quali siano le sue intenzioni, mentre è immediatamente chiaro il suo istinto investigativo. Ogni sua mossa, persino il suo stesso sguardo, suggeriscono un approccio profondamente analitico nei confronti di tutto ciò che lo circondi e non è affatto una coincidenza il fatto che proprio lui prima di ogni altro personaggio scopra come viaggiare tra mondi senza rimanerne intrappolato. Marisa lo accusa di aver stretto tra le mani la ricchezza di tale scoperta senza essersi minimamente preoccupato di sfruttarla a dovere o di condividerla: infatti, mentre Asriel è interessato al viaggio tra mondi al solo scopo di sovvertire il sistema e Marisa varca la soglia per Cittàgazze spinta esclusivamente dal desiderio di ritrovare Lyra, Carlo preferisce esplorare le varie dimensioni parallele per propria conoscenza, scegliendo infine quella più libera, più sicura, più ricca – materialmente ed intellettualmente – per stabilircisi. Anche negli agi più invidiabili, Carlo non smette tuttavia di indagare su svariati misteri che i suoi viaggi portano a galla: continua a collaborare agli esperimenti dell’Intendenza Generale per l’Oblazione nel mondo di Lyra, mentre indaga sulla scomparsa del Colonnello Parry nel mondo di Will; arricchisce la sua personale collezione di oggetti storici e contemporaneamente si interessa alla ricerca della Dottoressa Malone sulla materia oscura e la teoria delle stringhe.
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Doctor Mary Malone: Corvonero
Nel ricevere la lettera da Hogwarts, Mary rimane piuttosto scettica. Per parecchie settimane. Niente di ciò che ha imparato nei suoi primi undici anni di vita suggerisce che la Magia possa esistere. Rimane convinta che sia uno scherzo, sciocco, inutile forse, ma magistralmente architettato. Il dubbio si affievolisce leggermente quando il 1 Settembre è costretta a partire, tuttavia le ci vorrà ancora qualche giorno dopo l’inizio delle lezioni per accettare che nessuno scherzo potrebbe reggere così stabilmente, così a lungo. E quindi, una volta sciolto il nodo della credibilità di Hogwarts stessa, Mary si sente finalmente libera di dedicare alla sua nuova Scuola la stessa meticolosità e passione che le è solito dedicare ad ogni tipo di studio che le capiti di approfondire.
Perché Corvonero? Mary è una ricercatrice all’Università di Oxford, che ha abbandonato la strada ecclesiastica per quella della scienza. Trascorre infatti parecchi anni della sua vita in un convento, dove le viene comunque permesso di completare il Dottorato, per poi rinunciare completamente alla fede a causa dello scetticismo che gli studi insinuano inevitabilmente in lei. Quando incontra Lyra e la ragazza le confessa di provenire da un altro mondo, Mary – seppure sorpresa – non dubita nemmeno per un secondo della veridicità di tale dichiarazione. Certo, la specializzazione di Mary ruota intorno alla possibilità di mondi paralleli e per pura coerenza intellettuale la Dottoressa è portata a credere a Lyra senza battere ciglio; tuttavia non va sottovalutata la naturale curiosità della donna, che non rifiuta mai una teoria soltanto perché apparentemente impossibile. Al primissimo incontro con Lyra, le chiede di mostrarle come funzioni l’Aletiometro e sceglie a sua volta di mostrarle “la Caverna”, il macchinario che lei stessa utilizza nella sua ricerca per tentare di comunicare con la materia oscura e di cui Mary è generalmente molto gelosa. Per quanto i suoi studi siano importanti per lei, non è tuttavia disposta a svenderli ad un qualunque offerente: se il suo collega preferirebbe accettare immediatamente il supporto economico di Lord Boreal, Mary percepisce che l’uomo non sia genuinamente interessato alla materia e lo congeda freddamente, anche col rischio di dover interrompere la propria ricerca per mancanza di fondi. Infine, quando tutti gli elementi sembrano indicare una stretta sovrapposizione tra scienza e fede (scaraventando su Mary una miriade di dubbi riguardo alle proprie scelte e credenze), lei altro non fa se non raccogliere le sue cose ed avventurarsi in una dimensione parallela – sola e del tutto impreparata – al solo scopo di scovare una risposta definitiva e sensata agli eventi di cui si ritrova protagonista.
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