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Love Actually – L’amore davvero (Love Actually) è un film del 2003 diretto da Richard Curtis. Noto per il suo ricco cast di attori celebri, il film è ormai diventato uno dei cult movie di Natale e la sua colonna sonora All I want for Christmas is you di Mariah Carey, è considerata una delle canzoni più caratteristiche delle festività natalizie.
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David: Tassorosso
Prefetto e Caposcuola Tassorosso, David è anche un punto di riferimento per studenti di altre Case. Generalmente preferirebbe evitare di scoprire quando i suoi compagni infrangono qualche regola, dal momento che lui detesta i confronti; poche settimane dopo aver assunto l’incarico di Prefetto però, si rende conto di quanto qualcuno approfitti della sua apparente accondiscendenza. Nonostante continui ad essere famoso per i balletti improvvisati sulle scale del Castello, questa scoperta lo convince a diventare più deciso, almeno con le persone che lo meritano.
Perché Tassorosso? David è un Primo Ministro attento alla nazione e gentile con ogni membro del proprio staff. Sa esporre le proprie idee con fermezza, senza mai perdere la pazienza o ostentare il proprio potere, come quando il suo partito dichiara di non volersi lasciare bullizzare dal Presidente degli Stati Uniti e David risponde invece di voler soprassedere. Diplomatico per natura, mette da parte la cautela di fronte alla presunzione del Presidente, il quale con la sua arroganza vorrebbe prendersi “tutto quello che vuole, ignorando con grande tranquillità le cose che sono molto importanti per… la Gran Bretagna.” Nonostante David rimanga un politico particolarmente umano, umile al punto di sottovalutarsi anche dopo aver vinto le elezioni, prende una posizione impossibile da fraintendere quando i suoi valori e i suoi sentimenti vengono minacciati: “Un amico che fa il prepotente con noi non è più un vero amico e visto che i prepotenti capiscono solo le maniere forti, d’ora in avanti sarò propenso ad usare di più la forza.” Fiero del suo Paese, che per quanto piccolo ha donato al mondo alcuni tra i più oggettivi patrimoni universali (da Churchill a David Beckham, da Shakespeare ad Harry Potter), David non trova spazio per ripicche o manie di protagonismo: suona ad ogni campanello del quartiere di Wandsworth nella speranza di ritrovare Nathalie e fa di tutto per non portare via la scena ai bambini della scuola dove si tiene la recita finale.
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Nathalie: Tassorosso
Nathalie è la compagna di studi preferita di David, con il quale ama trascorrere i pomeriggi a studiare e chiacchierare con una tazza di tè. Possiede una personalità decisamente più sicura dell’amico, a cui alterna un atteggiamento altrettanto pacato davanti agli insegnanti o a qualsiasi figura d’autorità… fatta eccezione per quelle volte in cui – per esempio – fa accidentalmente esplodere una pozione e non riesce proprio a soffocare gli imprechi.
Perché Tassorosso? Da quei brevi scorci di vita privata che si intravedono, Nathalie sembra essere una persona piuttosto diretta, a tratti irrefrenabilmente scurrile. Per esempio, al suo primo incontro con il Primo Ministro, l’ansia la costringe a ripetere una serie di parolacce che sembrano aumentare in proporzione a quanto lei tenti di fermarle. Nathalie sembra inoltre detestare l’imbarazzo, come si nota quando sua madre insiste a raccontare a David quale impresa sia stata cucire l’abito da polipo per la recita scolastica. Fuori contesto, questi elementi potrebbero farla apparire Grifondoro, ma scavando un po’ più a fondo nella personalità di Nathalie, emerge un forte senso del dovere, il rispetto per il proprio lavoro, la comprensione di determinati standard dettati dall’ambiente professionale in cui è collocata (proprio per questo è assolutamente mortificata per la prima impressione che deve aver lasciato al nuovo Primo Ministro).
Il reciproco interesse tra lei e David è palese dal primo istante, tuttavia lei non va mai oltre il livello di confidenza che ci si aspetta tra un superiore ed i propri impiegati; la dichiarazione più personale che Nathalie si concede è l’ammettere di aver sperato che David vincesse le elezioni e che – nonostante avrebbe riservato al suo opponente la stessa professionalità e gentilezza – non gli avrebbe portato i biscotti al cioccolato insieme al tè. Anche davanti alle avances del Presidente degli Stati Uniti, Nathalie non reagisce; seppure visibilmente imbarazzata, non pronuncia una singola parola, intimidita dall’importanza del soggetto che ha davanti e consapevole della propria subordinazione.
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Daniel: Tassorosso
Daniel è il romantico per antonomasia. Chiunque ad Hogwarts, sin dal primo anno, è a conoscenza dei suoi sentimenti per Joanna e nessuno, nemmeno il Serpeverde più meschino, si sognerebbe mai di mettersi tra loro. Nonostante Daniel rimanga uno studente dalla media più che discreta, si rende ben più popolare per i plateali gesti d’amore che dedica a Joanna durante gli anni ad Hogwarts… come quella volta al loro sesto anno, quando Daniel imparò in tempo record a Smaterializzarsi per poter sostituire la solita giornata ad Hogsmeade con un concerto della band preferita di Joanna.
Perché Tassorosso? Daniel è alle prese con l’elaborazione del lutto per la perdita di sua moglie. Nonostante si preoccupi costantemente di stare vicino a Sam, lui stesso fatica ad affrontare l’argomento della morte di Joanna senza crollare a pezzi. In quei momenti cerca l’aiuto di Karen, una cara amica che però molto spesso non ha parole troppo affettuose da spendere; nonostante ciò, Daniel non la biasima per non correre da lui ad ogni telefonata. Comprende che la donna abbia una famiglia ed una vita propria ed è disposto ad attendere pazientemente il momento più conveniente per lei. Sam non è suo figlio, tuttavia Daniel dedica al bambino tutto il suo tempo, senza mai giudicare la sua innocenza ed incoraggiandolo a mettere il cuore in ogni obiettivo. Prova sollievo nello scoprire che la tristezza di Sam scaturisca dai suoi problemi di cuore più che dal lutto che ha colpito entrambi, probabilmente perché l’amore è un ambito in cui Daniel sa di poterlo aiutare, mentre non si sente altrettanto sicuro a discutere della morte di Joanna (che, per l’appunto, lui stesso fatica ancora ad accettare). Vuole talmente bene a Sam da sopportare il chiasso mentre il bambino fa pratica con la batteria e lo accompagna personalmente all’aeroporto per permettergli di dichiarare i propri sentimenti alla sua compagna di classe; quando però un’altra donna scuote il suo cuore, Daniel ha paura ad ammetterlo, per lealtà nei confronti della moglie da poco deceduta. A quel punto dovrà essere proprio Sam a convincerlo a fare un primo passo verso una rinnovata felicità.
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Sam: Grifondoro
La famiglia di Sam, per quanto magicamente talentuosa, resta maggiormente famosa per l’incredibile storia d’amore dei suoi genitori. Per questo motivo, quando Sam incontra Joanna al suo primo anno, non può fare a meno di interpretarlo come un segno. Decide di voler entrare a fare parte della squadra di Quidditch, convinto che nessuna ragazza possa rimanere immune al fascino degli sportivi. Nonostante non abbia mai toccato un manico di scopa in vita sua, la determinazione lo aiuta ad acquisire l’abilità e la sicurezza necessarie a superare le selezioni ed entrare effettivamente nella squadra.
Perché Grifondoro? Sam è un bambino scaltro e determinato, che si rende conto molto presto di come una tragedia non cancelli necessariamente la positività della vita. Dopo la morte della mamma, trascorre le sue giornate chiuso nella propria cameretta, mangiando a malapena e non parlando con nessuno; quando un preoccupatissimo Daniel lo convince a confessare quale sia il problema, Sam – con grande sorpresa del suo patrigno e con un misto di innocenza e drammaticità – ammette di essere innamorato: “So che dovrei pensare sempre alla mamma, e ci penso… ma la verità è che sono innamorato, e lo ero anche prima che lei morisse. Non posso farci niente.”
Afflitto dalla consapevolezza che la sua compagna di classe, Joanna, non sappia nemmeno il suo nome, Sam architetta un infallibile piano per attirare le attenzioni della bambina: imparare a suonare la batteria in tempo record per poterla affiancare sul palco della recita scolastica, perché in fondo a tutte le ragazze piacciono i musicisti. Quando Daniel gli fa notare la difficoltà del riuscire a padroneggiare la batteria nel giro di pochissimi giorni, Sam non si lascia spaventare e anzi, dedica ogni singolo minuto libero al perseguimento del proprio obiettivo.
Daniel tenta di proteggerlo da un’eventuale ferita, spiegandogli che “dicono che alla fin fine non c’è un solo amore nella vita di ciascuno di noi”, ma Sam è assolutamente convinto che valga la pena provare fino in fondo, sempre, perché “per Kate e Leo era così, era così per te ed è così per me.”
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Jamie: Corvonero
Jamie è talmente solitario da essere considerato strano anche dagli stessi Corvonero. Non è particolarmente affezionato alla sua famiglia, perciò raramente trascorre le vacanze lontano dal Castello; inoltre è visibilmente impacciato nelle relazioni di qualsiasi tipo, il che gli preclude la possibilità di farsi degli amici stretti. Quasi al termine degli studi riesce finalmente a fare amicizia con Aurelia, ma soltanto dopo il tentativo della ragazza di recuperare le pergamene di Jamie dalle acque gelate del lago in cui erano volate.
Perché Corvonero? Jamie è un aspirante scrittore, inconsapevolmente famoso per la sua attitudine solitaria. Non a caso, in seguito all’ennesimo fallimento sentimentale, sceglie di ritirarsi nella campagna francese, dedicando il periodo delle feste a completare il suo romanzo anziché circondarsi di parenti ed amici.
Impacciato ma galante, si avvicina ad Aurelia nonostante la barriera linguistica impedisca ad entrambi di notare quante cose abbiano in comune e quanto si preoccupino l’uno dell’altra. Jamie però non è per niente impulsivo o coraggioso e se la lascia inizialmente scappare, anche dopo aver ricevuto dalla ragazza un segnale difficilmente fraintendibile. Impara una nuova lingua nella speranza che le loro strade si incrocino nuovamente, finendo col voltare le spalle a tutta la sua famiglia proprio il giorno di Natale, per volare da lei e dichiararle platealmente il proprio amore.
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Aurelia: Grifondoro
Aurelia è una studentessa riservata, ma caparbia, intelligente e dedita allo studio. Molti suoi compagni – sua sorella inclusa – la invidiano, neanche troppo segretamente, ma lei riesce comunque a conquistare l’affetto di tutti grazie alla sua generosità, a quel particolare istinto nell’aiutare anche gli estranei. Purosangue e cresciuta lontana dalla più minima influenza Babbana, Aurelia è tanto affascinata dai compagni Mezzosangue quanto loro lo sono dall’intero mondo magico; per questo, al terzo anno, Aurelia non ha dubbi nello scegliere Babbanologia come materia alternativa, per poter finalmente approfondire tutti quegli usi e costumi di cui ha tanto sentito parlare senza poterli mai sperimentare lei stessa.
Perché Grifondoro? Nonostante Jamie la percepisca come una ragazza timida e spaurita per via della barriera linguistica, Aurelia dimostra in più occasioni di sapere il fatto suo.
Sebbene non sembri mai peccare di protagonismo, presta la giusta attenzione al proprio aspetto fisico (“se vedessi mia sorella, capiresti perché”) e non ha bisogno di particolare confidenza per offrire critiche costruttive agli altri.
Per via di una sua distrazione, la metà del manoscritto di Jamie finisce in uno stagno e lei non si sofferma nemmeno per un attimo a ragionare su come agire: nonostante la temperatura invernale, si spoglia e si tuffa nell’acqua gelata, lamentandosi contemporaneamente del fatto che Jamie non abbia creato delle copie del manoscritto e sperando che il libro valga davvero la pena di essere salvato: “non voglio mica affogare salvando una roba che avrebbe potuto scrivere anche mia nonna.”
È lei a fare il primo concreto passo per dichiarare i propri sentimenti e nonostante i due si conoscano da appena un mese, accetta immediatamente la proposta di matrimonio di Jamie, guidata da una passione che nemmeno la barriera linguistica ha saputo frenare.
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Karen: Serpeverde
Ogni studente che abbia frequentato Hogwarts negli stessi anni di Karen ha un ricordo ben preciso in mente: percorrere gli affollati corridoi del Castello accompagnati dalle onnipresenti, incessanti e a tratti assordanti lamentele di Karen. Lei, infatti, si dedica ai propri studi con genuina passione, determinata a carpire anche il più insignificante segreto delle numerosi arti magiche; tuttavia preferirebbe di gran lunga poter affrontare i sette anni di scuola da sola, senza il trambusto di adolescenti con cui è costretta a convivere. Questo sentimento si fa particolarmente reciproco durante le lezioni di Storia della Magia: la curiosità accademica di Karen, infatti, riesce a farle sembrare ancora più eterne ogni volta che la ragazza decide di interrompere il Professore per sbrogliare alcuni dubbi velatamente inquisitori.
Perché Serpeverde? Per sua stessa definizione, Karen è una “gelida donna inglese”.
La sua giornata è piena di impegni che lei riesce a gestire senza affanno, anche grazie alla sua capacità di non tradire mai la propria lista di priorità: nonostante la moglie del suo amico sia appena deceduta, Karen non ha problemi a dire a Daniel di averle telefonato al momento sbagliato e quando lui scoppia in lacrime pochi giorni dopo il funerale, lei gli consiglia placidamente di tirarsi su perchè “alla gente non piacciono i piagnoni”. Ammette di preferire che i suoi figli se ne stiano in camera durante la giornata, ma si dimostra anche una madre presente, attiva partecipante alle loro attività extra-scolastiche. Non si lascia andare ad effusioni o dimostrazioni d’affetto nei confronti del marito, tranquilla nella convinzione che il loro rapporto non necessiti di gesti melensi per restare reciprocamente solido; nonostante ciò, si rende conto delle pericolose attenzioni di Mia nei confronti di Harry molto prima di lui e tenta persino di avvertirlo. Per tutti questi motivi, ritrovarsi davanti ad una prova schiacciante del tradimento del marito la distrugge, eppure si concede solo un paio di minuti di lacrime silenziose e composte, lontana da chiunque, prima di tornare a dedicarsi ai propri figli. Per un’intera serata non lascia trasparire nemmeno un indizio del suo malumore, in attesa di essere nuovamente sola con Harry per chiedergli – con tagliente calma – cosa farebbe lui al suo posto.
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Harry: Serpeverde
Harry frequenta Hogwarts negli stessi anni di Karen, condividendo con la compagna la ricerca di stimoli intellettuali al di là dei libri di scuola. Altrettanto bisbetico ma molto meno esuberante, è l’unico ad avere il coraggio di chiedere a Karen di fare silenzio una volta ogni tanto e per questo gli altri compagni lo guardano con un briciolo di stima in più. Per quanto introverso, la sua personalità involontariamente misteriosa ed il suo talento (particolarmente nella Trasfigurazione) attirano l’attenzione di un’altra compagna di Casa, Mia, dal carattere ben più di libertino rispetto a Karen. Harry ricambia l’interesse, intrigato all’idea di potersi aprire ad ulteriori nuove esperienze, di cui sicuramente né la sua vecchia amica, né gli insegnanti approverebbero.
Perché Serpeverde? Harry è un marito ed un datore di lavoro sarcastico e distaccato, spesso annoiato dalle convenzioni sociali, sebbene si assicuri di essere sempre presente per i suoi figli.
Non vengono dati molti dettagli riguardo alla sua professione, ma quei pochi elementi che si intravedono lasciano percepire una carriera impegnativa e di successo. Harry sembra mantenere un rapporto molto informale (per quanto superficiale) con i suoi impiegati (per esempio, implora Sarah di dichiararsi a Karl “per il bene di tutti”), tuttavia detesta dover organizzare una festa di Natale per il suo staff e scarica felicemente l’incarico alla sua segretaria, Mia. Nonostante lui stesso abbia figli, ci tiene a precisare che i bambini non siano i benvenuti a quella serata.
Quando le avances di Mia si fanno sempre più evidenti ed ardite, Harry non si sofferma a pensare alle ripercussioni che un tradimento potrebbe avere sul suo matrimonio ed asseconda abbastanza stupidamente le attenzioni della sua segretaria.
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Colin: Grifondoro
A Colin non importa assolutamente nulla dello studio, la sua unica priorità è la popolarità. Questo suo obiettivo lo porta più di una volta sull’orlo dell’espulsione, dal momento che Colin non tocca mai un libro. Esaspera gli insegnanti ad ogni lezione per la sua incapacità di stare zitto durante le spiegazioni; salta costantemente da un tavolo all’altro in Sala Grande, determinato a farsi invitare in tutte le Sale Comuni del Castello; si presenta alle selezioni per la squadra di Quidditch ogni singolo anno perché quella è obiettivamente la via più veloce per finire sotto ai riflettori… E nonostante Colin non abbia un briciolo di talento sulla scopa, alla fine – forse un po’ per esasperazione – riesce sorprendentemente ad ottenere un posto in squadra.
Perché Grifondoro? L’età di Colin non è specificata, ma non c’è dubbio sul fatto che mentalmente il ragazzo sia fermo allo stato adolescenziale, in preda ad un’acuta crisi ormonale. Si esprime esclusivamente a doppi sensi ed il suo unico obiettivo nella vita è il sesso. Si rifiuta di ammettere la sconfitta, incolpando l’arroganza delle ragazze inglesi per i suoi insuccessi con le donne e decide impulsivamente di trascorrere le feste negli Stati Uniti, dove è convinto che la sua spontaneità unita al suo “bel portamento inglese” gli permetteranno di trovare una fidanzata in pochi giorni. Subaffitta il suo appartamento per poter acquistare il biglietto e vola in America con uno zaino privo di qualsiasi basilare necessità, ma pieno zeppo di preservativi.
Colin non si rende conto di apparire viscido o inaffidabile, non pondera nemmeno per un secondo l’ipotesi di dover migliorare se stesso per piacere alle ragazze e contro ogni previsione – come un vero Grifondoro – raggiunge il suo obiettivo, soltanto poche ore dopo essere atterrato negli Stati Uniti.
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Sarah: Tassorosso
Sarah è una studentessa diligente e talmente silenziosa da essere quasi invisibile. Quasi sempre assente dalle attività extra-scolastiche o dai momenti ricreativi ad Hogwarts, non è una sorpresa che Sarah eccella in ogni singola materia. Nonostante una sincera dedizione per i propri doveri scolastici però, il vero motivo dietro all’apparente isolamento di Sarah si nasconde nella sua situazione famigliare: infatti la ragazza non racconta mai del fratello di cui si deve prendere cura, ricoverato al San Mungo per poter permettere a lei di continuare la propria educazione. Quando Sarah si assenta, lo fa soltanto per fare visita a lui, sebbene in realtà desideri profondamente poter vivere Hogwarts appieno, integrandosi completamente tra i compagni.
Perché Tassorosso? Sarah è una delle impiegate di Harry, una collega che non crea mai problemi, talmente ben voluta da aver instaurato un rapporto persino con la moglie del capo. Dal primo giorno in cui ha messo piede in azienda, è follemente innamorata del misterioso designer Karl, ma le manca la sicurezza per decidersi finalmente a dichiararsi a lui. Quando Harry le rivela come l’intero ufficio – Karl incluso – sia a conoscenza dei suoi sentimenti, Sarah è semplicemente mortificata, tuttavia continuerà ad aspettare che sia Karl stesso a fare il primo passo. Al culmine della realizzazione del suo sogno, Sarah rivela di doversi prendere cura di suo fratello, ricoverato in una casa di cura. Questo impegno le impedisce di condurre una vita sociale normale, non potendosi permettere di perdere nemmeno una telefonata o di rimandare una visita quando il fratello le chiede di andare a trovarlo. Karl tenta di convincerla che perdere una telefonata non farà crollare il mondo, esattamente come rispondere non migliorerebbe le cose, tuttavia Sarah è incapace di mettere i propri desideri, il proprio piacere prima dei propri doveri famigliari.
Premurosa ed empatica al punto di negare se stessa, Sarah offre il beneficio del dubbio ad Harry, tentando contemporaneamente di tranquillizzare una Karen preoccupata dalla sempre più insistente Mia; inoltre, la vediamo chiedere a Mark – un completo estraneo – se sia innamorato di Peter, “nel caso nessuno ti abbia mai fatto la domanda esplicita e tu avessi bisogno di parlarne con qualcuno.”
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Mark: Corvonero
Nato in una famiglia Babbana, Mark non è completamente estasiato all’idea di intraprendere un’educazione magica: non insegnano Arte ad Hogwarts. Sin da una tenerissima età infatti, lui si è sempre contraddistinto per la propria creatività, esprimendo se stesso tramite la propria passione per la pittura, la scultura e la fotografia. Tuttavia bastano pochi secondi nella Sala d’Ingresso del Castello affinché Mark realizzi quanto si stesse sbagliando: nel mondo della magia i quadri prendono vita e le fotografie si muovono. Sebbene nessuna materia scolastica abbia nulla a che fare con le arti di cui Mark è tanto amante, improvvisamente il ragazzo non vede l’ora di addentrarsi in tutte le altre discipline, ansioso di acquisire ogni informazione necessaria ad avvicinarlo a quella nuova, strabiliante maniera di praticare la sua vera passione.
Perché Corvonero? Il valore di Mark che spicca maggiormente è senz’altro la lealtà: innamorato della fidanzata del suo migliore amico, Mark nasconde i suoi sentimenti per anni, per rispettare sia il suo profondo legame con Peter, sia il solido amore tra l’amico e Juliet. Per impedire ai suoi veri sentimenti di emergere, decide persino di ignorare Juliet, facendo credere alla ragazza di non provare nemmeno una minima simpatia nei suoi confronti; se non fosse per l’insistenza di lei nel voler andare d’accordo con il migliore amico di suo marito, Mark si sarebbe probabilmente portato i propri sentimenti nella tomba.
Al di là della sua vita amorosa però, Mark è un artista, un ragazzo creativo, riservato, indifferente e sarcastico a parole, ma che sceglie di esprimere ciò che prova davvero attraverso la propria arte: al matrimonio di Peter e Juliet nasconde un’intera orchestra tra gli invitati, pronta ad esibirsi in un’inaspettata performance di All You Need Is Love mentre gli sposi percorrono la navata; Juliet si rende conto dei veri sentimenti di Mark quando realizza che il video del matrimonio che il ragazzo ha girato altro non è che una collezione di primi piani di se stessa e in quel momento Mark preferisce fuggire, per poi comparire alla porta di Juliet qualche sera dopo, con una serie di emblematici cartelli in cui confessa il suo amore per lei e la decisione di mettersi quel sentimento alle spalle, per il bene di se stesso e delle due persone a cui tiene di più.
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Billy Mack: Serpeverde
Durante i primi anni ad Hogwarts, l’irriverenza di Billy suscita curiosità ed ammirazione nei compagni. Nessuno ha il coraggio di rivolgersi ad un insegnante con l’audacia di cui lui è capace e tutti vorrebbero saper ignorare le regole con la naturalezza ed il disinteresse che lo contraddistinguono. Dopo un paio di anni però, l’atteggiamento di Billy inizia a suonare trito ed oggettivamente sciocco; la sua sfacciataggine smette di fare notizia, diventando vagamente fastidiosa, riducendo le sue uniche, costanti compagnie al Tassorosso Joe – la cui pazienza e lealtà gli impediscono di voltare le spalle all’amico – ed il poltergeist Pix, che dopo secoli ad infestare il Castello, trova finalmente un eguale tra gli studenti.
Perché Serpeverde? In gioventù, Billy è stato un popolare volto della scena musicale britannica; decenni dopo, tenta di tornare sotto i riflettori con una discutibile cover natalizia per cui non si premura di celare disprezzo.
Billy è una celebrità impossibile da imbrigliare, che ammette di volersi semplicemente arricchire grazie ai gusti mediocri del suo pubblico; in una diretta televisiva consiglia ai bambini di non comprare la droga, bensì di diventare popstar “così ve la daranno tutti gratis” e sfida il pubblico a trasformare la sua nuova, pessima canzone nel brano più ascoltato delle feste, promettendo di cantare completamente nudo in diretta nazionale.
Nonostante sia consapevole di essere stato “avido e stupido” in gioventù, Billy non sa e non vede il motivo di rinunciare ai propri vizi. Dichiara candidamente di essere “un ex eroinomane che cerca di tornare alla ribalta a qualunque costo” e a cui tutto ciò che è rimasto nella vita è la compagnia del suo paziente e bistrattato manager.
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Aria di Natale?
Allora non perderti lo Smistamento di Elf
e Mamma ho perso l’aereo